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Il voto degli Italiani all'Estero

Elezioni Politiche 2008

Elezioni Politiche 2006


Infocity
Messaggero di sant'Antonio
Italiani d'Argentina
  
21 apr 2005Opinioni:

ZURIGO - (Italia Estera) - Fin dall’approvazione della legge 459/2001, sul voto all’estero, era noto che per l’attuazione della legge sarebbe stata necessaria una revisione dei collegi elettorali in Italia per recuperare i 18 seggi (12 alla Camera e 6 al Senato.) da destinare alla Circoscrizione Estero. Purtroppo, a distanza di oltre tre anni dall’approvazione della legge sul voto all’estero ed ormai a quasi un anno dalle elezioni politiche del 2006, da parte del governo italiano e dalla maggioranza che lo sostiene non solo non si è provveduto ancora a realizzare l’allineamento dei dati anagrafici della AIRE con quelli delle Anagrafi consolari che di fatto impedirà ad oltre un terzo degli emigrati di poter votare. Ma, addirittura, non si è neppure completato un adempimento legislativo indispensabile per applicare la legge sul voto all’estero come quello, appunto, della rimappatura dei collegi elettorali.
Così che, dopo le ripetute interrogazioni e preoccupazioni espresse da alcuni parlamentari de L’ULIVO e dallo stesso Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE), adesso, come informano le cronache politiche di questi giorni, in pieno clima di possibili elezioni anticipate, è arrivata anche l’autorevolissima sollecitazione del Presidente della Repubblica, Carlo Azelio Ciampi, al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi affinché il governo provveda a risolvere subito tale questione con un decreto attuativo. Una sollecitazione, quella del Presidente Ciampi, alla quale è seguita immediatamente una reazione positiva del governo. Infatti, sempre dalla cronaca politica, apprendiamo oggi che il Ministro degli Interni, Giuseppe Pisanu, ha già predisposto uno schema di decreto legge al fine di garantire, anche con il voto degli italiani all’estero, il regolare svolgimento delle elezioni politiche pure nell’eventualità di votazioni anticipate.
Ora non ci resta che augurarci affinché l’iniziativa legislativa del governo, peraltro molto tardiva, si possa concludere comunque velocemente e felicemente, anche grazie alla disponibilità già espressa da Piero Fassino a nome dei Democratici di Sinistra. Ma da parte nostra, che viviamo all’estero, è doveroso ringraziare pubblicamente il Presidente Ciampi (come peraltro ha già fatto per il CGIE il Segretario Generale) per la sua sollecitazione al Capo del Governo senza la quale, con tutta probabilità, il voto degli italiani all’estero sarebbe rimasto ancora nel dimenticatoio!
                                                                             Dino Nardi



 
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