ROMA - In una nota Gianni Pittella (nella foto), eurodeputato, responsabile dei Ds per gli italiani all’estero, sostiene che Il rinvio delle elezioni regionali lucane, al netto delle legittime riserve sul come ad esso si è pervenuti, pone la Basilicata al centro dell'attenzione nazionale.
Dopo lo schiacciante successo del CentroSinistra il 3 e 4 aprile e la buona affermazione delle liste dell'Ulivo laddove si sono presentate, proprio la Basilicata può dare un ulteriore suggello sia alla vittoria dell'Unione sia alla prova positiva dell'Ulivo.
Credo che non vi sia nessuno che dubiti sulla elezione di Vito De Filippo alla Presidenza della Regione. Sono il lavoro svolto in questi anni e la limpida, compatta e larga unità registrata dal CentroSinistra sul programma futuro e sul nuovo Governatore, a legittimare questa certezza.
È la freschezza intellettuale e politica di De Filippo, il suo radicamento territoriale, la sua competenza politica e istituzionale a cancellare ogni teorica possibilità di sconfitta.
Ciò che importa è dunque la dimensione della vittoria, e, dentro di essa, il grado di successo della lista dell'ULIVO.
È proprio questo il vero banco di prova.
I gruppi dirigenti dei DS, della Margherita, dei Socialisti Democratici Italiani e dei Repubblicani Europei, hanno avuto un grande coraggio, ed io direi una formidabile intelligenza politica, ad accettare l'invito di Romano Prodi, presentando in Basilicata la lista dell'Ulivo anziché quattro liste di Partito.
È la risposta giusta alla frammentazione della rappresentanza che causa disaffezione e allontana dalla politica.
Ma è anche il disegno lucido di costituire, all'interno della più larga coalizione di centrosinistra, un forte motore riformista, un'area omogenea che spinge e garantisce la maggioranza degli elettori che le posizioni più moderate o radicali si trasformeranno in utili contributi, e non determineranno un'altalenante fibrillazione alla direzione politica e di governo.
Questo disegno merita un grande successo. Nel panorama politico lucano ci sono presenze, rispettabilissime, che hanno motivazioni meramente identitarie, a volte nostalgiche.
In qualche caso identità e nostalgia sono poste al servizio di calcoli elettoralistici individuali. Anche questo è ovviamente legittimo, ma il frutto che può determinare è un vestito di arlecchino, un consiglio regionale in cui tante monadi creano o possono creare instabilità, confusione.
Io credo che l'interesse primario dei cittadini sia invece quello di premiare chi si mette insieme, chi collega il proprio IO ad altri IO, chi genera un NOI collettivo, forte politicamente ed elettoralmente, tanto da garantire stabilità e buon governo, pur nell'ambito di coalizioni plurali e di una sana dialettica tra maggioranza e opposizione.
D'altra parte, in questi anni, l'asse politico che ha guidato la Lucania non è stato proprio questa intesa feconda tra le grandi famiglie del cattolicesimo democratico e del riformismo laico e socialista?
Questo è l'ULIVO.
Con De Filippo, e con l'ULIVO - conclude Pittella - la Basilicata può essere regione guida del Mezzogiorno.