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07 apr 2005Papa, oltre due milioni di fedeli, Roma si prepara per i funerali

 

 

ROMA - (Italia Estera) - E' ancora qui il popolo di Wojtyla. Ha trascorso un' altra notte all' addiaccio lungo i vicoli che immettono in via della Conciliazione prima e piazza San Pietro. Non si ferma il popolo di Wojtyla che continua la sua marcia, lenta ma inarrestabile per porgere l' estremo saluto al suo Papa magno che ha guidato la chiesa cattolica nel terzo millennio.

L' ultima notte di marcia per riuscire ad entrare nella Basilica di San Pietro dove, sino a stasera alle 22, è stato esposto il corpo di Giovanni Paolo II, è trascorsa lenta, come il ritmo che ha cadenzato il passo di chi resta in fila.

Le tante coperte per proteggersi, le tante bibite calde per ritrovare un pò di tepore, i tanti  spazi igienici a disposizione forse non sono bastati,  ma non importa. Il popolo di Wojtyla anche la scorsa notte ha resistito a tutto, alla stanchezza di 16-18 ore, all' umidità crescente, al freddo pungente delle ore più buie. La Basilica è rimasta chiusa per le necessarie pulizie dalle 2,15 alle 4,20. Ai principali varchi di accesso chiusi ieri sera dopo le 22, qualcuno gridava "aprite!". Chi era riuscito a superarli ora è ancora qui che attende; ci vorranno ancora ore prima che si riesca ad entrare nel tempio di San Pietro. Ma non importa. Si continua. In pochi si arrendono. Una giovane madre ha allattato il suo piccolo, lo ha fatto e dopo averlo cullato si è rimessa in fila, tra le transenne. Insieme agli altri con lo sguardo sempre rivolto in avanti, verso il Cupolone. Un alba pallida ha raggiunto San Pietro. Il popolo di Wojtyla è ancora qui, è a suo agio, perché è qui la sua casa.

A San Pietro abbiamo assistito ad uno dei più grandi spettacoli di fede della cristianità. Oggi, fino alle 18.00 di questa sera, quando è stata chiusa via della Conciliazione, ancora molti pellegrini sono arrivati a San Pietro nel tentativo di raggiungere la Basilica prima delle 22.00, quando sono state chiude definitivamente le porte.

L'accesso alla piazza per i funerali non sarà possibile prima delle 6.00 di domani mattina.

Moltissimi i polacchi giunti e in arrivo a Roma direttamente dalla Polonia. Tanto che il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha sentito oggi al telefono il presidente polacco Aleksander Kwasniewski per invitarlo ad adoperarsi affinché inviti i pellegrini a non partire più per la capitale. ''Di fronte a questo afflusso senza precedenti nella storia di Roma -si legge nel comunicato  reso noto dalla presidenza polacca- Berlusconi  ha preso la decisione di chiudere il centro della città   ai nuovi gruppi''.Sono 27 i maxischermi predisposti in città per permettere ai fedeli, che non potranno più raggiungere San Pietro, di assistere in maniera collettiva alle esequie.Si calcola che ''Oltre due milioni di fedeli'' sono arrivati a Roma da lunedì per endere omaggio alla salma del Pontefice e in vista dei funerali di domani. A fornire le cifre è il commissario straordinario per i funerali Guido Bertolaso(nell'ultima foto). Numeri confermati anche dal sindaco di Roma Walter Veltroni che commenta: ''E' come se avessimo accolto un'altra Roma''. Veltroni sottolinea che la situazione è ''sotto controllo''.

''La città di Roma  dichiara il ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu - sta reagendo in maniera straordinaria, grazie alla facilità con cui si stanno comportando i pellegrini. La capitale è assecondata da un dispositivo di sicurezza dell'ordine pubblico che non ha precedenti''. L'affluenza dei fedeli e i nostri sforzi garantire l'ordine pubblico e la massima assistenza, ha spiegato il responsabile del Viminale, ''è facilitata anche dalla grande compostezza e dal forte senso civico dei pellegrini''.

Roma, intanto, si sta preparando alla giornata di domani per i funerali di Wojtyla. Chiusi uffici pubblici e non, scuole e stop alle auto private. L'area interessata dal blocco totale della circolazione è stata estesa fino al Grande raccordo anulare a partire dalle 2.00 e fino alle 18 di venerdì. La circolazione sarà regolarmente consentita ai motocicli. Le eccezioni al blocco riguardano autobus e pullman, vetture che fanno servizi d'emergenza, auto di medici che si spostano per visite. E' assicurato il prolungamento orario della metro fino all'una di notte. Gli autisti Trambus sospendono volontariamente i turni di riposo. Anche i tassisti hanno liberamente deciso di proseguire il servizio oltre il normale turno di lavoro.




 
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