SAN GALLO (SVIZZERA) - (Italia Estera) - Michele Schiavone autorevole rappresentante dei Democratici di Sinistra in Svizzera così esprime il cordoglio dei diessini svizzeri per la scomparsa del Papa:
Coincidenze della storia che nei secoli scorsi avrebbero dato adito a speculazioni ed interpretazioni irrazionali. Con la morte del Santo Padre, Giovanni Paolo II, giunta in un periodo particolare della vita dei cattolici - pochi giorni dopo della celebrazione della Pasqua - e la concomitanza delle elezioni per il rinnovo delle amministrazioni di molte regioni italiane, questi due eventi al di là dell’emotività contingente hanno tenuto alta l'attenzione degli italiani rispettosi e riconoscenti della Grandezza del Papa e del dovere civico verso le istituzioni del nostro Paese.
Concetti quali religione e laicità, stato e chiesa, fede ed ateismo, di fronte agli eventi di questo fine settimana hanno manifestato profonda assonanza a testimonianza che l'opera svolta dal Santo Padre, oltre ad avvicinare le religioni in un rinnovato ecumenismo, é servita a far pervadere nell'uomo il senso della responsabilità rispetto a questioni secolari come la ricchezza e la povertà, la pace e la guerra, la vita e la morte, il diritto e l'arbitrio, la differenza di genere, la forza e la debolezza. I grandi passi avanti compiuti dall'umanità negli ultimi 5 lustri sono in parte il frutto di sollecitazioni ed intuizioni dell'azione del Pontefice, capace di essere contemporaneamente interprete ed eroe del suo tempo, abile nel travasare i valori della fede nella vita quotidiana con interventi e moniti indistinguibili. I sentimenti di cordoglio, che ci accomunano in questi giorni a tante donne e tanti uomini, muovono da un manifesto riconoscimento verso l'opera immane del Santo Padre il cui effetto si diluirà in questo nuovo millennio. Il modo più semplice per serbare il ricordo di questo Grande Uomo è quello di mantenere alti i valori morali ed etici che ha strenuamente perseguito. In armonia con lo spirito che respiriamo in questi momenti di profonda tristezza, non possiamo non esimerci nel riconoscimento della sua opera, che desideriamo esprimere con un pensiero altrettanto semplice e sincero: con un ringraziamento. Grazie Papa Giovanni Paolo II. Un ringraziamento che per le stesse ragioni ci sentiamo di fare anche ai nostri connazionali residenti all’estero, che hanno avuto la forza e volontà di sacrificarsi per rientrare nelle regioni di residenza per partecipare alle elezioni regionali