(Italia Estera) - ROMA. Il vice presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri, Gianfranco Fini, ha assicurato questa mattina la madre della piccola Denise Pipitone:ci sarà il massimo impegno della Farnesina per il ritrovamento della bambina, che potrebbe trovarsi all'estero.Tutta la rete diplomatico-consolare - rende noto la Farnesina - è infatti stata allertata su disposizione del ministro Fini per chiedere la massima collaborazione alle autorità estere.
Dopo sette mesi, si riaccende la speranza sul caso di Denise Pipitone, la bambina scomparsa a Mazara del Vallo il 1 settembre del 2004. E’ un filmato inedito, girato diversi mesi fa per caso da un vigilante in servizio dinanzi ad un’Agenzia del Monte dei Paschi di Siena, perché aveva riconosciuto la piccola.. Il filmato fu subito consegnato alla polizia dal vigilante
“Confermo la mia fiducia nell'azione della magistratura e delle forze dell'ordine che stanno indagando per ritrovare mia figlia”. Lo dice Piera Maggio, la madre di Denise Pipitone scomparsa da Mazara del Vallo il primo settembre scorso, dopo le prese di posizione della procura marsalese per la divulgazione del videoclip girato da una guardia giurata a Milano con le immagini di una bimba che secondo la madre sarebbe proprio la piccola scomparsa.
La madre di Denise dice che ad un primo esame non ha visto una grande somiglianza tra la bimba del video e sua figlia a causa della scarsa qualità delle immagini e per il fatto che la bimba sembrava dimagrita. “Poi - spiega - a dicembre quando sono state estrapolate
delle immagini dal video 'pulite' dagli uomini del Ris ho capito che quella bambina era Denise. E mi sono convinta anche che tra quella bimba e la persona che gli stava accanto nel video non c'era quella familiarità che può esserci tra un genitore e il proprio figlio, non mi sembrava vi fosse un attaccamento particolare”.
La donna sostiene, inoltre, di avere appreso "solo questa mattina" che la guardia giurata ha sentito chiamare la piccola del videoclip con il nome 'Danàs', che assomiglia molto a Denis. "Questa circostanza - spiega - mi fa pensare ancora di più che si tratti della mia piccola". Non solo. Non sapeva neppure che l'uomo ha visto "la piccola cicatrice sotto l'occhio sinistro". "E' lei - dice - ne sono certa, e basta. Sperare e vivere sono la stessa cosa. Avere udito quella vocina mi ha tolto il respiro, mi ha straziata".
La procura di Marsala, in passato fin troppo ottimista sulle indagini, ha diffidato il programma Chi l'ha visto? dal mandare in onda le immagini. E proprio in quelle immagini, trasmesse dal progranmma di RaiTre, si sente la bimba rivolgere la domanda "Dove mi porti?" alla persona che era con lei.
Sul fatto che il video e il nome della città dov'è stato girato non siano stati divulgati dagli inquirenti la madre di Denise dice: “Non posso dire nulla su questo. Penso vi siano persone adeguate a decidere cosa fare. Comunque la mancata pubblicizzazione del video non vuol dire che le indagini non siano andate avanti”. “La mia paura ora - conclude - è che la bimba possa essere stata portata all'estero”.
“Se fossi stato sicuro al 100% che era lei l'avrei presa e portata con me in banca”. Lo ha detto Felice Grieco, 36 anni, la guardia giurata che la mattina del 18 ottobre, mentre era in servizio davanti ad un istituto di credito, filmò una bimba somigliante a Denise.
Il vigilante ha incontrato i giornalisti nel pomeriggio nella sede dell'agenzia per la quale lavora. Proprio oggi era stato di nuovo interrogato in Questura su quella mattina, per chiarire alcuni particolari emersi da alcune interviste pubblicate stamani rispetto alle prime sue
dichiarazioni dell'autunno scorso, all'epoca, insomma, in cui aveva filmato la bimba. Ma, nel suo incontro con i giornalisti, non ha voluto rivelare nulla di più sulle dichiarazioni fatte alla polizia.
“Sono deluso per le accuse che mi sono state rivolte di non aver fatto il possibile per trattenere quella bambina - ha detto la guardia giurata - Io svolgo servizio antirapina e quindi non ho alcuna facoltà di procedere ad un fermo se non nel caso venga commesso una reato nella zona che devo sorvegliare”.