14 mar 2005 | La Sicilia e l’UDC |
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(Italia Estera) - PALERMO - L'Udc siciliano, la cui componente maggioritaria fa capo al presidente della Regione Salvatore Cuffaro e all'europarlamentare Raffaele Lombardo, non esclude la scissione.Al centro della discussione la richiesta di ''forte autonomia dell'Udc siciliano''. La costituzione di un nuovo gruppo parlamentare potrebbe accelerare l'uscita di Lombardo e Cuffaro dall'Udc. L'idea è di costituire il partito unico dei moderati sul modello del Ppe, proprio a partire dalla Sicilia.''Notizia infondata''. Cosi' l' ufficio stampa del presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, commenta le voci che vedrebbero il presidente aderire a un nuovo soggetto politico che potrebbe nascere da una scissione dall'Udc.Si tratta, ha sostenuto l'ufficio stampa di Formigoni, di ''una notizia del tutto infondata e ai limiti della provocazione''''Non risulta alcuna operazione politica in atto di cui il Presidente della Regione Puglia, iscritto a Forza Italia, sia in qualche modo protagonista'': cosi' l'Ufficio stampa di Raffaele Fitto: ''l'on.Fitto comunque ringrazia coloro che, con tanta preoccupazione, intendono prendersi cura del suo futuro politico, diffondendo a mezzo stampa informazioni delle quali lo stesso Fitto ignora la matrice e la fonte''. ''Per il momento prendo atto che nell'Udc non mi riconosco più. Non è più il mio partito, non ci sono più regole, anzi le regole vengono violate sistematicamente. Ci avevo creduto molto, ho lavorato tanto per far crescere l'Udc che consideravo la rinascita della Dc'', ha affermato Totò Cuffaro, il presidente della regione Sicilia, in un'intervista al quotidiano ''La Stampa''.''Io il partito non lo lascio. Lì rimango -conclude- Mi viene attribuita l'intenzione di fare un nuovo soggetto politico con altri presidenti di regione, con Formigoni, Fitto. Fesserie, fantapolitica. Vorra' dire che non lavorero' piu' per un partito del 20% e ognuno si coltiva il suo orticello''.
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