(Italia Estera) - ROMA Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi da Napoli ha fatto sentire la sua voce. Una voce ferma:"Rendo omaggio all'atto eroico di Nicola Calipari, alla cui memoria conferirò una medaglia d'oro al valore. Sono vicino alla signora Calipari e ai due figlioli, con profondo affetto, così come tutti gli italiani".. "Come tutti gli italiani attendiamo ora che questa vicenda, dolorosa e tragica, venga chiarita dagli Stati Uniti", ha proseguito il presidente Ciampi commentando le tragiche circostanze in cui è avvenuta la liberazione della giornalista. Anche Ciampi ci sarà all'aeroporto di Ciampino ad accogliere la salma di Nicola Calipari, l'agente del Sismi rimasto ucciso in Iraq dopo la liberazione della giornalista del Manifesto Giuliana Sgrena. Il presidente della Repubblica ha deciso di anticipare il rientro da Napoli previsto inizialmente per domenica domattina, dopo la partenza del suo ospite, il presidente tedesco Horst Koehler. L'arrivo di Giuliana Sgrena all'aeroporto militare di Ciampino è avvenuto intorno alle 11,30. Sorretta a braccia, con una coperta sulle spalle, la giornalista de 'Il Manifesto' è arrivata a Ciampino insieme al compagno Pier Scolari e all'agente dei servizi segreti, rimasto anch’egli ferito nella sparatoria di ieri
Ad attenderla il fratello Ivan con la moglie,arrivati poco prima a Fiumicino da Milano, i colleghi de 'Il Manifesto', il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il segretario generale alla presidenza della Repubblica Gaetano Gifuni. La donna è stata accompagnata all'ambulanza subito partita alla volta dell'ospedale militare del Celio dove la giornalista è stata sottoposta ad una visita medica. Una scheggia del proiettile, che probabilmente ha ucciso Calipari, ha ferito la Sgrena alla spalla e leso un polmone. Sottoposta ieri in Iraq ad intervento chirurgico, la giornalista non dovrà essere operata a breve. ''Solo tra qualche giorno, valutata l'integrità dei tendini dei muscoli della spalla, si potrà stabilire l'eventuale necessità di intervento e il tipo dello stesso'', si legge nel bollettino medico nel quale si sottolinea che ''il paziente è in buone condizioni generali, stabile''.
''Non sono stata mai trattata male'', ha detto al suo arrivo a Ciampino ''Siamo stati colpiti da una pioggia di fuoco. Stavo parlando con Nicola poi lui si è accasciato su di me e ho scoperto che era morto''.
. Poi il racconto dell'inferno di ieri sera ricostruito dal suo compagno.'L'auto era giunta oramai a circa 700 metri dall'aeroporto di Baghdad. Dopo una curva, è stato puntato un faro di luce, a cui è seguito una gragnuola di colpi, dicono che siano stati 300, 400. Già erano stati avvertiti sia gli italiani che gli americani e avevano passato diversi controlli''. ''Quando è scattata la sparatoria nostri in auto erano in contatto diretto telefonico con Palazzo Chigi. Dopo, i militari Usa hanno impedito di continuare la conversazione, staccando tutti i cellulari''.
Ma fonti dei Servizi escludono l'ipotesi di un agguato Usa ai danni della giornalista. ''E' da escludere che gli americani volessero uccidere Giuliana Sgrena e comunque non avrebbero ucciso un agente del Sismi mettendo a rischio la collaborazione del servizio collegato''. Ammesso poi che l'ipotesi dell'agguato fosse vera, si fa notare ancora nell'ambiente dei servizi di sicurezza, ''sarebbe stato molto più semplice per gli americani mandare i loro agenti a farla sopprimere e quindi addossare la responsabilità agli iracheni. Oppure mandare iracheni prezzolati a fare il lavoro sporco, piuttosto che tantare di farla morire sotto fuoco amico, senza riuscire nell'intento''.
Nell’auto presa di mira dalla pattuglia americana oltre alla giornalista c’erano tre uomini del Sismi e l’autista iracheno. Uno dei feriti, un maggiore dei carabinieri è rientrato con lo stesso aereo , è stato ricoverato al Celio ma è stato subito dimesso.L’altro agente del Sismi è ferito molto grave ed è ancora ricoverato nell’ospedale militare americano di Bagdad
Al Celio la giornalista è stata ascoltata dai pm del pool antiterrorismo della Procura di Roma Franco Ionta e Pietro Saviotti che conducono l'inchiesta con la collaborazione degli investigatori di Digos e Ros. Hanno acquisito così le informazioni sia sulle fasi del sequestro sia sulla sparatoria che ha causato la morte del funzionario del Sismi Nicola Calipari.
A quanto si apprende, la giornalista avrebbe riferito che l'auto che li trasportava ''andava ad andatura inequivocabilmente regolare'' e per questo l'azione di fuoco del blindato Usa ''non aveva nessuna giustificazione''. Ai magistrati Giuliana Sgrena avrebbe anche spiegato che ''non era un check point ma una pattuglia'' quella che ha sparato ''appena dopo averci illuminato con un faro''. ''Sono stata sempre nella stessa casa sotto il controllo dello stesso gruppo di rapitori'', avrebbe detto ancora la giornalista, raccontando anche di aver visto in faccia alcuni dei suoi rapitori e che tra loro ''c'era una donna''.
In ospedale la giornalista è stata raggiunta anche dalla vedova Calipari, Rosa Maria. ''Voleva sapere quali fossero state le ultime parole pronunciate da Nicola -racconta Scolari che ha incontrato la donna-. Ma lui è morto sul colpo, raggiunto da un proiettile alla testa''.
Quanto alle ultime fasi del sequestro, durato un mese, la giornalista aveva saputo già domenica che sarebbe stata liberata. Lo ha precisato Pier Scolari sottolineando che ''tutto sommato è stata trattata bene''.
Un funzionario del ministero degli Interni di Baghdad, che nelle ultime quattro settimane si era occupato in prima persona del sequestro, ha rivelato che i servizi segreti italiani hanno pagato ''un enorme riscatto'' per ottenere la liberazione della giornalista e hanno escluso sia il governo iracheno che le autorità americane dall'ultima fase delle trattative.
Il padre di Giuliana Franco Sgrena ha commentato così le immagini dell'arrivo della figlia in Italia. ''E' provata ma è viva, siamo contenti di averla finalmente vista''. I genitori della giornalista sono rimasti oggi nella loro villetta di Masera, piccolo comune della Val d'Orsola, dove attenderanno il ritorno della figlia previsto per la prossima settimana.
Giuliana, ''un po' provata per l'incidente ma abbastanza in buono stato, è felice, ha ringraziato tutti ed ha detto che le dispiace tanto per la morte di Calipari'', ha sottolineato Ivan Sgrena. E' ''scioccata'' per il tragico incidente di ieri sera ma ''è contenta di essere qui'', ha aggiunto.