(Italia Estera) - ROMA - Tra gli interventi dei parlamentari, rilevanti le osservazioni dell’onorevole Valerio Calzolaio, DS alla Camera,(nella foto) che ha incentrato il suo intervento sullo stato attuale dell’Anagrafe. “Le cose non vanno bene - ha esordito, contraddicendo le premesse positive portate nella relazione di Governo – Occorre un impegno straordinario, anche perché abbiamo chiesto con forza di poter conoscere lo stato dell’allineamento”. Uno stato, però, suddiviso per Paese e per circoscrizione consolare, in modo da approntare soluzioni ad hoc per ciascuna realtà. Poi ha informato l’Assemblea sulla “risoluzione che il 23 febbraio scorso la Commissione Esteri ha approvato sullo Stato dell’Anagrafe, una risoluzione presentata già due anni fa”.In tale risoluzione, ha spiegato Calzolaio, “si evidenzia la situazione grave e drammatica dell’anagrafe” per la quale occorre dunque un impegno massimoE’ stata poila volta della Senatrice Ida D’Ippolito (Forza Italia), che ha immediatamente definito il suo intervento come “terzo”: “Il mio obiettivo – ha detto – è quello di ascoltare priorità ed esigenze, malgrado non si possano sottacere i meriti del Governo nel portare a casa, ad esempio, la legge del voto per gli italiani all’estero”. E proprio la legge sul voto ha occupato gran parte dell’intervento della deputata Sesa Amici (DS-U), che ha sottolineato come “quel provvedimento debba poter essere esercitabile, a fronte di una pulizia dei dati e la correzione degli errori negli indirizzari”.
Franco Danieli, vicepresidente della Commissione Affari Esteri ed Emigrazione del Senato e responsabile della Margherita per gli italiani all’estero, nel corso del suo intervento, ha espresso le tante preoccupazioni la "Preoccupazione per la certezza del corpo elettorale", che alle prossime consultazioni referendarie e politiche si arricchirà del voto degli italiani nel mondo. "Siamo sulla buona strada", ha dichiarato Danieli dopo la notizia diffusa dal direttore del Mae Adriano Benedetti di un ulteriore stanziamento di fondi per l’allineamento del’anagrafe, ma ha aggiunto, "siamo a pochi mesi dal voto" e "non possiamo permettere che un numero ancora consistente di connazionali non possa scegliere i propri rappresentanti in parlamento".
"Preoccupazione per l’intera struttura diplomatico-consolare, che in questi anni ha subito tagli consistenti ai propri bilanci". "In sede di finanziaria abbiamo cercato di contenere i tagli al Ministero degli Esteri, perché – ha aggiunto Danieli – altrimenti sarà difficile portare avanti un progetto strategico di supporto e valorizzazione del sistema italiani nel mondo".
Preoccupazioni anche "per la segretezza del voto". Sono quelle che circolano in Senato, ha spiegato il responsabile della Margherita, anche alla luce della precedenza esperienza elettorale degli italiani all’estero. "Circolano voci sull’ipotesi di congelamento del voto in circoscrizione estero per le prossime politiche proprio a causa del problema "segretezza". Ed è una voce molto preoccupante – ha ribadito Danieli – non solo perché incostituzionale, ma anche perché costituirebbe un vulnus per il pleno della costituzione parlamentare".
Infine "preoccupazione per le risorse destinate proprio alle politiche del 2006" ed in particolare all’informazione. "In un sistema bipolare come il nostro, 18 parlamentari sono una parte consistente e forse decisiva nell’equilibrio delle forze politiche" (il senatore si riferisce alla Circoscrizione Estero ndr). Per Danieli è quindi necessario che i nostri connazionali possano accedere ad una informazione pubblica ed istituzionale al passo con i tempi. "Ciò che occorre è un provvedimento ad hoc, che individui risorse aggiuntive che garantiscano al servizio pubblico un’informazione corretta, puntuale ed imparziale".
Danieli ha concluso augurandosi "che si lavori affinché, con i 18 eletti della circoscrizione estero nel nuovo parlamento, il Cgie recuperi il proprio ruolo, un ruolo che va valorizzato, di supporto al dialogo e alla cooperazione con coloro che rappresenteranno gli italiani nel mondo".