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23 feb 2005TORITTO - Difendiamo il Monumento all'Emigrante.

(Italia Estera) - TORITTO  - Difendiamo il Monumento all'Emigrante. L'appello arriva dal presidente del CRATE (Centro Regionale Assistenza e Tutela degli Emigranti) Antonio Peragine che, rivolgendosi al Sindaco del Comune di Toritto Michele Geronimo, invita a a non installare - com'è nelle intenzioni dell'Amministrazione - nello spazio antistante il Monumento all'Emigrante un'isola ecologica interrata per la raccolta differenziata dei rifiuti, "sistemandola nello spazio prospiciente la strada, a partire dalla fontanina, dopo avervi sradicato uno degli alberi posti a dimora, una panchina e un lampioncino                   ".

 

A parere di Peragine, con questa impresa verrebbe ad essere "letteralmente se­polta" un'opera che, all'epoca della sua edificazione, costò al Comune circa 80 milioni del vecchio conio, "nonché un bell'impegno ed altrettanto tempo per la burocrazia del caso". Il monumento fu realizzato grazie a un bando di concorso pubblico di idee, vinto da un giovane architetto di Grumo Appula, Lucia Ca­valluzzi, che propose un volo di uccelli in bronzo rivolto verso al cielo, collocato su di un masso di granito. L'opera fu realizzata sotto la direzione tecnica dello scultore barese Ma­rio Piergiovanni e fu collocata, per unanime decisione della Commissione del concorso, nel piccolo spazio pubblico che si trovava, ai tempi della più mas­siccia emigrazione, quasi alla periferia del paese, di fronte alla Chiesa della Ma­donna del Carmine.

 

Il monumento fu inaugurato il 5 agosto 1989 per onorare e ricordare le migliaia di torittesi emigrati nel corso di un secolo, soprattutto nelle Americhe e che continuano a conservare tutte le tradizioni del paese natio, "ivi compresa - sottolinea Peragine - la venerazione per la Madonna degli ASngeli di Quasano". I Comitati e le associazioni dei torittesi residenti all'estero organizzano ogni anno a New York, Toronto e Montreal feste in onore della loro Madonna.

 

"Lei - si rivolge, Peragine, al Sindaco - è il primo cittadino di un paese che nutre un amore sincero verso la sua terra ed i suoi connazionali ed ovviamente è un sentimento recirpoco, perchè come Le ho esposto anche all'estero permangono ricordi e tradizioni". Il presidente del CRATE non chiede a Michele Geronimo di rinunciare all'iniziativa in sè, ma di allocare le isole ecologiche in un luogo visibilmente più idoneo e "sostanzialmente più rispettoso" di una memoria che la distanza non ha cancellato       .

 

Quel monumento, continua Peragine, non è stato un quid pluris, tanto per abbellire una determinata zona, ma è stato eretto perché fosse un inno al coraggio e alla forza di volontà di tanti che hanno sacrificato la propria vita in Italia, per rifarsene un'altra lontano dai propri cari, nella speranza di un futuro più roseo. "Dentro e fuori i confini della Patria, gli italiani sono uniti dal sentimento di appartenenza ad una ricca e feconda identità nazionale       ".

 

Peragine accenna anche al rinnovato legame conseguito attraverso l'esercizio del diritto di voto dei connazionali all'estero "che consente di saldare le loro risorse in termini di idee, creatività ed iniziative con quelle degli italiani in Patria". I lusinghieri risultati degli italiani all'estero "ci spronano a operare con rinnovato reciproco coinvolgimento e in spirito di concordia, per il consolidamento dell'immagine del nostro paese nel mondo".

 




 
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