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17 feb 2005I lavori della Commissione Stato-Regioni-Provincie Autonome del CGIE

(Italia Estera) - ROMA  - La Commissione Stato, Regioni, Province Autonome del CGIE , riunitasi a Roma lo scorso 7 e 8 febbraio  ha incontrato, nella giornata di martedì 8 febbraio i ministri delle Regione Enrico La Loggia e delle Riforme Istituzionali Roberto Calderoni.
Al Ministro La Loggia la Commissione ha reiterato l'urgenza e la necessità della convocazione formale della seconda riunione plenaria della Conferenza permanente Stato-Regioni-PA-CGIE, già richiesta dal Presidente del CGIE, Ministro degli Affari Esteri, con lettera datata 2 dicembre 2004 al Presidente del Consiglio.
Da parte sua , il Ministro ha dichiarato tutto il suo interesse e la sua disponibilità a collaborare all'organizzazione della seconda plenaria della Conferenza e il suo impegno al fine che sia convocata il più rapidamente possibile.
Il Ministro La Loggia ha altresì espresso la sua preferenza per la tenuta della seconda plenaria entro luglio 2005, eventualmente settembre. La Commissione ha motivato la sua richiesta di una convocazione urgente della seconda plenaria con data non fissa ma prevedendo il limite della tenuta della stessa entro novembre 2005. La Commissione ha rilevato che per ottenere i risultati sperati dalla seconda plenaria i lavori preparatori sono determinati e dunque novembre appare un obiettivo realista, vista anche la scadenza elettorale delle Regioni in aprile 2005.
Il Ministro si è detto particolarmente interessato a stabilire un coordinamento delle attività delle Regioni all'estero ed ha informato la Commissione che si sta elaborando un Protocollo in tal senso con le Regioni ed il Ministro degli Esteri per evitare duplicazioni di iniziative dei diversi settori operativi regionali e fare sistema con le associazioni, gli imprenditori e le altre espressioni degli italiani all'estero.
Il secondo progetto sul quale il Ministro La Loggia ha soffermato la sua attenzione e' quello relativo alla creazione di "Antenne" locali, inizialmente situate negli Stati Uniti (perché le locali comunità italiane sono fra le meglio radicate nel territorio e non si è prestata sufficiente attenzione alle comunità residenti sulla costa occidentale; in Argentina (perché vi permane una situazione di crisi); in Australia (perché si tratta di un mondo nuovo con potenzialità inespresse). Tali Antenne avrebbero il compito di favorire il flusso di iniziative nei due sensi e costituirebbero uno strumento teso a favorire il dialogo fra le associazioni e la Regione d'origine per facilitare la realizzazione di programmi a favore dei giovani - ad es. stages presso aziende USA per i giovani italiani, e presso aziende italiane per i giovani italoargentini - e degli anziani - voli charter con brevi periodi di soggiorno in Italia per chi non è rientrato per anni.
La Commissione , guidata dal Presidente Claudio Micheloni , ha,poi, incontrato il Ministro per le Riforme Istituzionali Roberto Calderoni, al quale, con riferimento alla riforma costituzionale tesa ad un ordinamento federalista dello Stato, la Commissione ha espresso forti preoccupazioni sulla conferma della rappresentanza degli italiani all'estero nelle due Camere nelle prossime elezioni politiche ed ha riaffermato l'esigenza di mantenere una rappresentanza degli italiani all'estero nel Senato delle Regioni. La Commissione ha anche sottolineato il grande interesse che le comunità italiane all'estero hanno negli interventi e nel contributo delle Regioni, esprimendo il timore di possibili sovrapposizioni del ruolo dello Stato e delle Regioni in alcune materie e le sperequazioni che ne possono derivare. Ha citato, in proposito, l'esempio del riconoscimento dei titoli di studio, per la cui valutazione nel caso delle professioni intellettuali è competente lo Stato, nel caso delle professioni non intellettuali le singole Regioni.
Il Ministro Calderoli ha, tuttavia, assicurato la Commissione che nel 2006 verranno regolarmente eletti 6 senatori e 12 deputati in rappresentanza degli italiani all'estero ed ha chiarito la filosofia che ha portato all'esclusione di tale rappresentanza al Senato delle Regioni, evidenziando che il numero dei 18 eligendi, su 500, alla Camera alle successive consultazioni politiche darà grande peso alla voce degli italiani all'estero in sede parlamentare.
Dei problemi che potrebbero sorgere nelle materie concorrenti fra Stato e Regioni si occuperà il Senato federale ai sensi del comma 3, art. 117 della Costituzione, stabilendo principi generali e standard medi per l'armonizzazione in materie come la sanità e la sicurezza sul lavoro.
Il Ministro, informato dalla Commissione della prossima convocazione della Conferenza permanente Stato Regioni P.A. CGIE, ha poi riferito che la Conferenza Stato-Regioni diventerà organismo previsto dalla Costituzione e che nel quadro delle riforme prospettate anche la Conferenza Stato-Regioni-PA-CGIE potrebbe essere sancita dalla Costituzione.
La Commissione ha, infine, informato il Ministro Calderoli che una parte dei lavori della seconda plenaria della Conferenza tratterà i temi degli italiani all'estero nel quadro del progetto di riforma dello Stato e ha invitato il Ministro a partecipare ai suoi lavori. Invito che il Ministro ha accolto volentieri.




 
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