(Italia Estera) - ROMA - ''Guardando indietro al XX secolo ci sono pagine di storia che vorremmo dimenticare. Ma non possiamo e non vogliamo dimenticare. Solo il ricordo di cio' che copre di vergogna l'essere umano puo' impedire di ripercorrere la stessa strada dell'odio e di generare i medesimi mostri. E' per questo che nessuna delle pagine delle nostra storia puo' essere cancellata, anche se il ricordo provoca turbamento, dolore, vergogna''. Queste le parole del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in occasione del 'Giorno del ricordo', che si celebra per la prima volta domani 10 febbraio per ricordare le vittime delle foibe e degli esuli di Fiume, Istria e Dalmazia, che, sempre domani, a Trieste, saranno i protagonisti del I Convegno Mondiale degli Esuli, fortemente voluto dal Ministro degli Italiani nel Mondo, Mirko Tremaglia
"Il "Giorno del Ricordo", che quest'anno celebriamo per la prima volta, ha proprio il fine di sollevare il velo del silenzio sulla tragedia delle foibe, una storia poco raccontata, poco conosciuta", ha detto il premier Berlusconi. "Lo celebriamo onorando e sue vittime, di cui non sarà mai possibile conoscere tutti i nomi e ricordando le sofferenze di istriani, fiumani e dalmati costretti all'esodo, all'abbandono della propria terra, dei propri beni, spesso anche dei propri familiari"."La legge, che il Parlamento ha fortemente e meritoriamente voluto, nell'istituire il "Giorno del Ricordo" – ha proseguito il Presidente del Consiglio – invita anche a far conoscere, oggi e negli anni futuri, questa tragica pagina di storia ai giovani, ancora una volta con l'aiuto della scuola, alla quale è affidato il compito di insegnare alle nuove generazioni il rispetto dei valori fondamentali della persona".
"Vogliamo celebrare questa giornata uniti in un ricordo condiviso da tutta la Nazione, rendendo omaggio e giustizia alle tante, troppe vittime di un odio etnico ed ideologico a cui – ha concluso Berlusconi – non dovremo mai più dare la possibilità di prevalere"