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Messaggero di sant'Antonio
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29 gen 2005POLITICA - Il decennale di A N - La seconda giornata

   

(Italia Estera) ROMA - Gianfranco Fini ha chiuso oggi a Roma la Convention di Alleanza Nazionale. A dieci anni dalla svolta di Fiuggi, il vicepremier e' tornato a parlare del percorso del partito, quello fatto, ma anche del futuro. E piu' in generale si e' riferito ai prossimi scenari e alle prossime sfide a cui si andra' incontro, non mancando di toccare i temi caldi della politica nazionale. I NOSTRI VALORI - 'Amore per la Patria, rigore morale e passione civile sono i tre valori della nostra comunita'. 'La politica -ha detto Fini- non e' un mestiere, non e' una carriera, non e' una professione e' innanzitutto una missione nel nome di tre grandi valori.

 

Il primo valore -ha spiegato il leader di An- e' l'amore per la terra dei nostri padri, per la Patria'. 'Il secondo valore e' il rigore morale nei comportamenti individuali e in quelli collettivi, con il dovere – avverte - di tenere sempre alta la guardia. In questi 10 anni possiamo dire che non vi e' stata una degenerazione, possiamo con orgoglio dire che per noi la politica comporta questo dovere di rigore morale, comporta la necessita' di vigilare e verificare che tra cio' che si declama e cio' che si fa vi sia una coerenza.

 

Non perdoneremo mai ad alcuno - ammonisce Fini - comportamenti che possono far venir meno questo adamantino rigore morale della destra. Il terzo valore infine e' la passione civile della nostra comunita'. 'E' particolarmente significativo il fatto che un partito di governo, un partito che ha le auto blu parcheggiate fuori, ricorra ancora all'autofinanziamento per riempire di contenuto le sue iniziative. La nostra e' ancora una vera comunita' politica'.

 

AN E CDL - Quale che sia l'esito delle prossime elezioni (regionali, ndr) An riflettera' sulla propria organizzazione interna e nell'autunno del 2006 dovremo celebrare un congresso nazionale. Quale che sia l'esito delle elezioni - ha proseguito Fini- che il centrodestra sia maggioranza o meno e' evidente che dovremo approfondire una riflessione sulla natura stessa della Cdl'. 'Oggi - ha spiegato il vicepremier, dopo aver ricordato le passate vicende politiche con i 'ribaltoni' contro i governi Berlusconi e Prodi - nessuno parla di allargare la coalizione in base a cartelli elettorali, a desistenze, o a cordicchi sottobanco. Oggi e' chiaro a tutti che l'unica via per l'allargamento e' quella della condivisione di un programma. Da questa strada non si puo' deflettere'.

 

 

Oggi l'Italia è più credibile nel mondo e in Europa
Oggi l'Italia è più rispettata e credibile nel mondo e in Europa, perchè tiene fede alle responsabilità che si è assunta". In questi cinque anni, ha sottolineato Fini, "l'Italia è cambiata ed è cambiata in meglio. E' migliore di quella che avevamo quando nacque An a Fiuggi. Questo grazie al centrodestra", dove i "valori della destra" contano e si sono "tradotti in leggi".
"Il cambiamento che c'è stato con il governo del centrodestra si è visto già al G8 di Genova quando la sinistra dei no-golbal, che magari non considera assassini gli assassini dei fratelli Mattei, ha tentato la spallata. Ma fu la prima volta - sottolinea Fini - che la solidarietà è andata agli aggrediti e non agli aggressori". E questo, afferma il vice presidente del Consiglio, perchè alcuni magistrati "pensarono di perseguire più poliziotti e carabinieri che manifestanti dei no-global". E ancora: "Parte della Magistratura, purtroppo, sembra rispondere nella sua azione ancora ad una logica solo politica: ne è un chiaro esempio la clamorosa sentenza del Gup di Milano", sui presunti terroristi islamici, ha affermato Fini.

Casini: Un discorso da leader politico e da uomo di Stato'

'Quello di Fini e' un discorso che mi e' molto piaciuto. E' stato un tentativo riuscito di conciliare le ragioni dell'identita' nazionale con quelle dell'apertura alle sfide della societa' globale. Un discorso da leader politico e da uomo di Stato'. Lo ha detto, lasciando il Palazzo dei Congressi dove ha assistito all'intervento conclusivo del presidente di Alleanza nazionale Gianfranco Fini per il decennale di An, il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini.

 


Una proposta per il Sud: candidare Napoli per le Olimpiadi del 2016
Alleanza nazionale dalla manifestazione per il decennale del partito lancia una proposta per il Sud e, in particolare, per Napoli: candidare la città partenopea a sede delle Olimpiadi del 2016.
Candidare Napoli, si afferma nel documento approvato al termine della manifestazione per il decennale di An, "significa competere con altri paesi per ospitare la più importante vetrina mondiale". Per farlo An si farà promotrice del coinvolgimento di tutta la maggioranza e punterà a favorire "alleanze sul territorio con le categorie, prevedendo il coinvolgimento del mondo dell'impresa, dell'associazionismo e delle istituzioni locali".

La cena col Cavaliere

"Alleanza nazionale è orgogliosa di aver contribuito alla nascita del Polo e della Cdl", una coalizione che "senza l'intuizione, l'impegno, la fatica di Silvio Berlusconi non sarebbe oggi una garanzia e una certezza anche per chi crede nei valori della destra". Lo ha detto ieri sera il ministro degli Esteri e leader di An, Gianfranco Fini,  prendendo la parola al termine della cena per il decennale di An, dove era presente anche il premier Silvio Berlusconi.


"An ha la sua identità", ha premesso Fini, "ma si muove in un sistema bipolare". E deve continuare ad agire "anche in ragione delle idee e dei programmi della coalizione di cui facciamo parte". Fini ha quindi invitato Berlusconi a prendere la parola, chiamandolo sul palco "come uno di noi".

 

 

In mattinata prima di Fini sono intervenuti il viceministro alle Attività Produttive Urso che ha detto: "Dobbiamo osare di più". "Non possiamo accontentarci di esprimere valori di maggioranza ed essere un partito di minoranza, dobbiamo lavorare per essere il partito della maggioranza". "Ora ci sono le regionali, ma nel 2006, oltre alle politiche ci saranno anche le elezioni per il Quirinale". E poi:"Se Fini deve candidarsi alla guida politica del Paese,ricordiamoci che in nessun Paese si arriva al governo solo come capo di una grande forza di destra".

 

 

Alemanno: 'Apriamoci oltre la destra' "An deve aprire le sue sedi andare oltre la destra, qualificarsi come partito degli italiani, ma senza rinunciare alla propria identità".Così il ministro Alemanno, dal palco del decennale di An, boccia il partito unico. "Sarebbe un contenitore che non scioglie i nodi,che ci costringe ad un moderatismo fine a se stesso e al rischio di scolorirci". Il nuovo passo sia preso subito dopo le Regionali, partendo dalle liste dei governatori, come quella di Storace nel Lazio, che "porterà più consensi di quelli che avrebbe ottenuto An".

 

Maurizio Gasparri: "Abbiamo fatto un lungo cammino nel quale qualcuno si è avvicinato e altri si sono allontanati, ma noi andiamo avanti e siamo orgogliosi della forza che An dà all'alleanza di centrodestra", ha detto il ministro delle Comunicazioni,  parlando a margine delle celebrazioni e replicando a una domanda sul tentativo di dialogo del premier Berlusconi con Alessandra Mussolini. 

 

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