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27 gen 2005POLITICA Primo sì della Camera alla Costituzione europea

(Italia Estera) ROMA.  Primo sì alla ratifica della Costizione europea. È arrivato a larghissima maggioranza, dall’aula della Camera. Sulla Carta Ue il voto è stato trasversale ai Poli.

A favore si sono espressi Forza Italia, An, Udc insieme alla Fed di Prodi e ai Comunisti italiani. Hanno votato contro la Lega e Rifondazione, si sono astenuti i Verdi. Un dissenso annunciato. È passato l’ordine del del giorno presentato dall’Udc che chiede al governo di impegnarsi, per le prossime modifiche del Trattato, a introdurre le “radici giudaico-cristiane”.

 

Il disegno di legge passa ora al Senato dove, secondo Berlusconi, dovrebbe essere approvato entro un mese. “È un voto storico”, ha commentato con soddisfazione il presidente della Camera Pierferdinando Casini. Un evento “epocale” lo ha sempre considerato il premier Silvio Berlusconi, che ieri ha voluto essere presente in Aula al momento del voto, dopo essersi battuto tre mesi fa perchè la firma del Trattato avvenisse a Roma. Ma è arrivato di corsa a Montecitorio e non è riuscito a votare il ddl di ratifica del Trattato costituzionale. Il contrattempo  non gli ha tolto il buon umore.

 

“L’Italia è all’avanguardia - ha commentato il presidente del consiglio - e darà l’approvazione definitiva alla Costituzione europea con un larghissimo margine di voti”. Insomma “ancora una volta l’Italia è prima in Europa. Non ci sono dubbi sulla volontà dell’Italia di fare parte dell’Europa da protagonista”.

 

Lo conferma quel “sì” della Camera con una maggioranza attorno al 90 per cento. Soddisfazione è stata espressa da tutta la Casa delle libertà, esclusa ovviamente la Lega.

Nettissimo il “no” del partito di Bossi espresso dal capogruppo Alessandro Cè secondo il quale si tratta di “una Costituzione senz’anima e priva di legittimazione popolare”. Nasce - secondo Cè - “l’Europa dei giudici e dei banchieri”. Opposto il giudizio del leader dell’Udc. “Questo Trattato è un passo avanti verso la costruzione di un’Europa più unita e più solida - ha detto Marco Follini - È importante che questo passo l’abbia fatto l’Italia tra i primi”.

 

 Da parte sua la Gad, che pure si è divisa, non ha risparmiato le bordate all’esecutivo per la differente posizione assunta dal partito di Bossi. Lo ha fatto Pierluigi Castagnetti, speaker unico per la Fed al momento di esprimere in Aula il “sì convinto al Trattato” anche se il testo “è migliorabile”. “La Lega rappresenta un serio problema per il governo italiano nella sua azione in Europa”, ha sottolineato l’esponente della Margherita.

 

“Da parte della Lega - ha aggiunto - c’è una netta ostilità all’idea stessa di Europa unita e questo crea gravi problemi di credibilità al governo di fronte ai partner, limitandone l’azione”. E sconcerto è stato espresso dal partito di Bossi anche perchè si è visto bocciare gli emendamenti e uno dei tre ordini del giorno presentati, quello per la tutela della famiglia fondata sul matrimonio.

Una bocciatura che - secondo Carolina Lussana - “rivela tutta l’ipocrisia delle forze politiche, anche di maggioranza che difendono questi valori solo a parole”.

Sono stati accolti invece gli odl che impegnano il governo ad adoperarsi perchè all’eredità cristiana sia riconosciuto il ruolo di valore fondante del pensiero, della cultura storica e della tradizione dell’Europa e che bloccano la clonazione umana anche a fini terapeutici. 

 




 
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