Israele preoccupato dalla crescita di un nuovo antisemitismo.
OGGI ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE DI AUSCHWITZ
(Italia Estera) GERUSALEMME. “Ma il mondo, davvero, ha capito la lezione?”, si interrogava ieri in un titolo vistoso dedicato alle celebrazioni per l’anniversario della liberazione di Auschwitz il quotidiano Maariv. Per molti israeliani infatti ciò che desta oggi più grande preoccupazione è il fenomeno della crescita del nuovo antisemitismo in molte parti del mondo.
Un rapporto pubblicato questa settimana dal governo conferma che gli episodi di violenza riconducibili a questo fenomeno (aggressioni personali, incendi dolosi, dissacrazioni di cimiteri o di edifici di culto) sono fortemente aumentati nel 2004.
I Paesi dove gli episodi violenti sono stati particolarmente acuti sono Francia, Gran Bretagna, Russia, Ucraina e Repubblica Ceca mentre, stando al rapporto, in Italia non sono stati registrati nel 2004 episodi di aperta violenza antisemita. Secondo l’esperta del ministero per la Diaspora Tehila Nahalon il numero complessivo degli episodi di violenza antisemita in Europa “é salito da 234 nel 2003 a 282 nel 2004”. Questo nonostante in diversi paesi siano state prese misure per arginare il fenomeno, come in Francia.
“Malgrado i suoi sforzi, nonostante l’arresto di militanti estremisti islamici e l’oscuramento dei programmi televisivi degli Hezbollah libanesi - ha notato - in Francia non si nota una diminuzione degli incidenti antisemiti. Ciò desta preoccupazione”. I curatori del rapporto hanno rilevato anche un aggravamento sensibile della situazione in Gran Bretagna dove nel 2004 si sono verificati 310 episodi di antisemitismo (di cui 77 violenti), il doppio rispetto ai 163 del 2003 (di cui 55 violenti).
Fra gli episodi più drammatici segnalati: l’incendio doloso di due sinagoghe, dissacrazioni di luoghi sacri e il lancio di una bottiglia incendiaria contro un rabbino. “L’impressione - ha affermato Nahalon - è che in Gran Bretagna il persistente atteggiamento ostile a Israele dei mezzi di comunicazione e della sinistra instillino alla lunga una atmosfera antiebraica nelle strade”.
Cosi oggi le prime pagine dei giornali israeliani, accanto ai titoli vistosi e alle foto sulle celebrazioni Onu per l’anniversario della liberazione di Auschwitz dedicano anche ampio spazio alle cattive notizie sul fronte dell’antisemitismo. “Picchi di violenza antisemitismo nel Regno Unito” titola in prima pagina il Jerusalem Post. Il quotidiano liberal di Tel Aviv, Haaretz, sempre in prima, si interroga invece sulle nuove spinte di antisemitismo viscerale in Russia, dove, afferma, l’estrema destra chiede indagini su presunti assassinii rituali di cristiani da parte degli ebrei.
“I volantini insanguinati tornano in Russia” titola Haaretz ricordando gli analoghi scritti sugli immaginari riti satanici degli ebrei diffusi dai nazisti, spesso con vistose macchie di sangue rosso. Originario della Russia, il ministro Sharansky ha dedicato particolare attenzione al suo paese natale dove la situazione sta diventando a suo parere preoccupante.
“Contrariamente alla Europa occidentale dove l’antisemitismo è di tipo ‘nuovò, legato cioé alla accesa ostilità politica ad Israele, nella ex-Urss questo tipo di antisemitismo quasi non esiste, mentre vi é un ritorno all’antisemitismo ‘classico’ “ ha detto il ministro. “Si tratta di un fenomeno che era rimasto nascosto e che adesso emerge per il rafforzarsi degli umori nazionalisti. Lo stesso presidente Vladimir Putin - ha affermato - si rende ben conto del problema e ha promesso di combatterlo”.
Beppe Nisa
Nelle foto: L'ngresso del Campo di Dachau, Auchwitz: Il recinto, prigionieri che vanno a morire, foto di bimbi ospiti del campo
documenti fotografici di Enrico Oliari