CON LA MORTE DI GIANNI GIADRESCO GLI EMIGRATI E GLI ITALIANI ALL'ESTERO HANNO PERDUTO UN SINCERO AMICO ED UNO STRENUO DIFENSORE DEI LORO DIRITTI.
DI LUI - prosegue il necrologio di Dino Nardi - HO ANCORA IL RICORDO DEL COMUNE LAVORO NELLA PRIMA CONFERENZA DEGLI ITALIANI NEL MONDO DEL 2000 IN CUI LA COMMISSIONE SOCIALE SI POTÈ AVVALERE DELLA SUA ESPERIENZA E CAPACITÀ TECNICA E POLITICA E DA PARTE MIA L'OCCASIONE PER CONSOLIDARE UN'ANTICA AMICIZIA.
ALLA FAMIGLIA GIUNGANO LE PIÙ SENTITE CONDOGLIANZE SIA MIE PERSONALI CHE QUELLE DELLA COMUNITÀ ITALIANA IN SVIZZERA CHE IN PIÙ OCCASIONI EBBE LA FORTUNA DI CONOSCERLO ED APPREZZARLO, DINO NARDI
Le condoglianze della FUSIE
“La scomparsa di Gianni Giadresco e’ un grave lutto anche per il mondo dell’emigrazione e la Presidenza della Fusie si associa con commozione e tristezza al dolore della famiglia, delle due figlie e dei suoi amatissimi nipoti.”. Il Presidente della Fusie Domenico De Sossi esprime cosi’ il cordoglio della Federazione Unitaria Stampa Italiana all’estero e suo personale per la scomparsa di Gianni Giadresco.
“Ho conosciuto a fondo Gianni Gradresco – ricorda De Sossi – in quella singolare ed irripetibile esperienza che e’ stato il Comitato organizzatore della II Conferenza dell’Emigrazione del 1988, che ha visto uniti nell’impegno e nel lavoro comune uomini di diversa e anche contrapposta appartenenza politica, culturale ed ideologica. Di Giadresco sono poi diventato amico, apprezzando in lui la grande umanita’, la passione civile, la civilta’ del dialogo, l’attenzione rispettosa per le altrui convinzioni. Ho seguito con fraterna sollecitudine dure fasi della sua malattia, vissuta con rara forza d’animo e assoluta lucidita’ intellettuale.”.
“Giadresco – conclude De Sossi – lascia a quanti sono impegnati nel difficile mondo delle migrazioni un messaggio di forte richiamo unitario, pur nel rigoroso e mai affievolito rispetto delle proprie ragioni politiche ed ideologiche.”