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31 lug 2002Conclusa la Seconda Conferenza dei Consoli d’Italia nel mondo- Il commento di Br

- ROMA - Con un pranzo a Villa Madama, alla presenza di numerosi Ministri e del Capo del Governo Silvio Berlusconi, si è conclusa la maratona diplomatico-consolare organizzata dalla Farnesina, ed iniziata la settimana scorsa con la Quarta Conferenza degli Ambasciatori d’Italia.
E’ stata la volta dei Consoli, 109 erano i presenti, salutati uno ad uno dal Capo del Governo che, attendendoli alla porta, ha dato loro la mano come fossero dei vecchi amici. Invece, in questo modo, egli ha voluto dimostrare quanto il Governo sia vicino a chi, in giro per il mondo, deve tutelare gli interessi dell’Italia e degli italiani.
Il Segretario Generale, Ambasciatore Giuseppe Baldocci, introducendo l’intervento di Berlusconi, ha ripetuto quello che aveva affermato nella mattinata a tutti i Consoli, che la Farnesina è lieta di ospitare nella "sua casa" il Ministro per gli Italiani nel Mondo, On. Mirko Tremaglia, grande alleato in questa comune battaglia in difesa della italianità nel mondo e degli italiani che vivono e lavorano all’estero.
Anche se tale dichiarazione può sembrare ovvia, conoscendo bene le "felpate vie" della diplomazia italiana, conferma un salto di qualità nei rapporti fra Ministero degli Affari Esteri e Ministero per gli Italiani nel Mondo, perché insieme devono realizzare quella politica della italianità che è di supporto alla internazionalizzazione dell’Italia, per la difesa dei nostri interessi e dei nostri connazionali in ogni angolo del mondo.
E’ stata poi la volta del Presidente Silvio Berlusconi che, con le sue doti di perfetto comunicatore, ha introdotto, quasi scherzando, argomenti seri e complessi come quello dell’economia italiana, del suo ammodernamento, delle sue possibilità all’estero, dei rapporti internazionali e del supporto che gli italiani nel mondo danno alla Madrepatria, in tutti i sensi.
"L’Italia di oggi vuole essere soggetto attivo in Europa e nel mondo, rispettando le alleanze e facendoci rispettare nell’interesse assoluto della nostra Patria. Conosco la drammatica situazione in cui versano i Consolati, situazione ereditata dai precedenti governi. Stiamo vagliando dei provvedimenti che devono rendere i Consolati capaci di svolgere bene il loro ruolo istituzionale. Non posso – ha aggiunto Berlusconi – non ricordare quanto ha fatto l’on. Mirko Tremaglia per il sacrosanto esercizio del diritto di voto all’estero (e qui un prolungato applauso ha salutato il Ministro per gli Italiani nel Mondo), traguardo della sua vita, ma anche stimolo per noi ad affrontare questo appuntamento con estrema serietà."
Berlusconi, rivolgendosi a Tremaglia, ha detto che "ogni qualvolta egli interviene, ci illumina e ci entusiasma immensamente sulle problematiche degli italiani all’estero e sui problemi che essi hanno".
Se, a cose fatte, vogliamo dare un giudizio a questo secondo incontro con i Consoli, non possiamo che condividere le parole del Segretario Generale della Farnesina, quando afferma che l’incontro è stato positivo, anche perché è emerso come il Ministro per gli Italiani nel Mondo ha fatto proprie le esigenze che attanagliano l’attuale struttura consolare.











 
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