10 gen 2005 | POLITICA / PALESTINA: Abu Mazen ha vinto le elezioni . Le prime parole del neo presidente : ''Lavorerò per mettere fine alle sofferenze del popolo palestinese''. |
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(Italia Estera) - RAMALLAH - Abu Mazen ha vinto le elezioni . Le prime parole del neo presidente dell'Autorità nazionale palestinese sono: ''Lavorerò per mettere fine alle sofferenze del popolo palestinese''.
Abu Mazen è stato eletto con una schiacciante maggioranza nei confronti del candidato rivale, Mustafa Barghuti: il 66,3 per cento dei voti contro il 19,7 per cento delle preferenze andate all'avversario. Ma un'ora prima della chiusura della urne un exit poll di al-Fatah dava addirittura Abu Mazen vincitore con il 74 per cento dei voti.
La chiusura dei seggi, prevista per le 19.00, è stata posticipata di due ore per le difficoltà registrate nello svolgimento del voto in alcune zone. L'affluenza alle urne, alle 14.30 ora italiana, era del 30%.
L'affluenza alle urne è stata del 65% degli aventi diritto, 1,8 milioni di persone. Nel pomeriggio di ieri, l'ex presidente Usa Carter era riuscito a trovare un accordo, mediando tra le autorità israeliane e la commissione elettorale palestinese, per consentire ai palestinesi residenti nella zona est di Gerusalemme di votare in uno qualsiasi dei sei uffici postali dove sono state sistemate le urne elettorali.
Situazione problematica anche nei Territori dove sono stati segnalati impedimenti al voto a Tulkarem (Cisgiordania) e a Khan Yunis (Gaza) da Mohammed Dahlan, ex ministro per la Sicurezza interna palestinese molto vicino al candidato presidenziale Abu Mazen.
Dahlan aveva accusato l'esercito israeliano di impedire lo svolgimento regolare delle elezioni in alcune zone. Il Comitato centrale elettorale palestinese aveva evidenziato come Israele ''non stesse facilitando'' il passaggio dei palestinesi in Cisgiordania.
Per quanto riguarda la partecipazione, però, le autorità palestinesi sembrano abbastanza soddisfatte. ''E' stato riportato che c'è un'alta affluenza, soprattutto tra le donne, è questo un dato molto positivo'', aveva detto Abu Mazen subito dopo aver votato nel seggio che si trova nella Muqata, il quartier generale del defunto leader palestinese Yasser Arafat. ''Le elezioni stanno andando molto bene - aveva aggiunto - e questo prova che il popolo palestinese si sta muovendo verso la democrazia. Ci sono degli ostacoli, ma la determinazione dei palestinesi è forte''. Importante anche l'apertura di Hamas e Jihad islamica. Dopo aver invitato i propri sostenitori a boicottare le elezioni, i due movimenti islamici si sono impegnati a collaborare con il vincitore delle presidenziali. E Mahmud Zahar, leader di Hamas nella Striscia di Gaza, nega che l'invito a disertare le urne sia stato un modo per svuotare la prevista vittoria elettorale di Abu Mazen. ''Il nostro sistema è sempre costruttivo e non distruttivo''.
Intanto il premier britannico Tony Blair ha annunciato oggi alla Bbc che la conferenza internazionale che affrontera' il tema delle riforme palestinesi si terra' a Londra il primo e il due marzo prossimi. All'assise parteciperanno anche il futuro segretario di stato americano Condoleezza Rice, i rappresentanti del 'Quartetto' (Onu, Ue, Usa e Russia) e quelli di Giappone, Canada, Egitto Giordania e Arabia Saudita.
Il presidente del partito laburista israeliano Shimon Peres, in un'intervista alla rete televisiva Bbc. ha detto che: 'Le trattative sulla 'road map' dovranno riprendere una volta che il piano di ritiro dalla striscia di Gaza sara' attuato'.
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