ROMA - Accattivante e bipartisan . Quasi seducente, come quando fa il massimo per sentirsi apprezzato e cercare di piacere. Così si è presentato Silvio Berlusconi ieri sera ai 114 consoli italiani che aveva invitato a pranzo a Villa Madama. Era l’appuntamento finale di una serie di consultazioni sul futuro della diplomazia, cominciata mercoledì scorso con la conferenza degli ambasciatori. Sia all’entrata sia all’uscita, il Cavaliere ha voluto salutare gli ospiti uno per uno. E tra una portata e l’altra ha continuato la campagna di rassicurazione avviata dopo aver percepito un certo disappunto nel personale della Farnesina che lo aveva sentito rinviare a data da destinarsi, una settimana fa, la promessa riorganizzazione della diplomazia. "Abbiamo studiato le cose con Giulio Tremonti e posso dirvi che nei prossimi mesi si troveranno alcune risorse" ha fatto sapere Berlusconi riferendo dei colloqui sui fondi per questo ramo della pubblica amministrazione, i contatti annunciati agli ambasciatori prima del suo weekend in Sardegna con il ministro dell’Economia. Un altro segno che il Cavaliere, non avendo potuto riempire adesso con Franco Frattini il posto lasciato in gennaio da Renato Ruggiero, continua a coccolare il suo ruolo di ministro degli Esteri ad interim .
C’era Lamberto Dini, rivale nella precedente legislatura, al tavolo bipartisan di Berlusconi. Negli posti vicini, l’ambasciatore degli Stati Uniti Mel Sembler, coperto di complimenti, Alfredo Biondi, Paolo Bonaiuti, Gustavo Selva e il direttore generale della Farnesina Claudio Marsili. In un tavolo separato, due degli aspiranti ministri degli Esteri che finora non hanno trovato soddisfazione: Frattini e Antonio Marzano. Ai consoli non era mai capitato di essere stati accolti dal massimo capo con una confidenza del genere: battute, immancabile regalo di foto di Berlusconi con Putin e Bush. Il padrone di casa, diciamo così, ha ammesso di aver perso un bel po’ di soldi con i cali della Borsa per poi ricordare che nella vita, comunque, bisogna andare avanti.
"Voi consoli venite da posti esotici bellissimi, chissà quante belle donne avrete incontrato", è stata una delle frasi pronunciate del presidente-ministro per ingraziarsi il pubblico. Una signora non è apparsa molto convinta. "O quanti bei ragazzi" è stato allora l’emendamento del Cavaliere alle proprie parole. Un vago accenno al "futuro ministro", dopodiché lodi a Gianni Letta e a Mirko Tremaglia, il quale ieri, per inciso, aveva fatto parlare di sé perché vorrebbe far approvare dal governo un disegno di legge che nella primavera 2003 porti a votare gli italiani all’estero per riempire i 12 seggi della Camera rimasti vuoti a causa delle "liste civetta".
Presto, probabilmente entro venerdì, il presidente-ministro dovrà decidere su una nuova nomina. Da dopodomani andrà in vacanza il direttore del personale della Farnesina, Giovanni Dominedò. Come ha ricordato il segretario generale Giuseppe Baldocci nella conferenza dei consoli terminata ieri prima del ricevimento, da metà agosto Dominedò entrerà in servizio come ambasciatore a Parigi. Per sostituirlo in un incarico dal quale dipendono i salti in avanti o i rallentamenti nelle carriere dei diplomatici, il nome più quotato è al momento quello di Marsili, attuale direttore generale per le politiche migratorie. Finito il pranzo, torna l’ordinaria amministrazione. (