14 gen 2005 | POLITICA / Berlusconi telefona a Dal Bosco. “Pace fatta” Il presidente del Consiglio non presentera' alcuna querela nei confronti dell'aggressore |
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(Italia Estera) ROMA - Incidente chiuso, quello dell'aggressione al presidente del Consiglio. Silvio Berlusconi ha avuto un colloquio telefonico con il giovane muratore mantovano Roberto Dal Bosco, che nel pomeriggio di San Silvestro in Piazza Navona aveva colpito il premier con il cavalletto della sua macchina fotografica.
Il colloquio e' stata l'occasione per chiudere il caso. Il presidente del Consiglio, che ha parlato anche con la madre di Dal Bosco, non presentera' alcuna querela nei confronti dell'aggressore.
'Non mi aspettavo la telefonata del presidente del Consiglio', ammette Dal Bosco che, il 31 dicembre, ha ferito il premier a piazza Navona.
"Sono rimasta di stucco, quasi confusa, quando mio figlio mi ha passato al telefono Berlusconi": lo ha detto Jole Dal Bosco. "Non me lo sarei mai aspettato, e mi spiace che non ci fosse stato mio marito, lui era gia' andato a lavorare". La signora Jole ha confermato che Berlusconi ha espresso la volonta' di non querelare il figlio per il lancio del treppiede. "E adesso speriamo di voltar pagina. Speriamo che la gente la smetta di dire e scrivere cattiverie contro mio figlio".
Il muratore, anche se e' tornato al lavoro, si sente 'ancora confuso' dalla chiamata ma 'molto piu' rilassato'. Gli avevo scritto una lettera con le scuse, spiega, ma parlare direttamente con lui mi e' sembrata una cosa strana. Lo ringrazio e accolgo il suo invito ad andare a Roma'. Dal Bosco ripete ancora l'autocritica: 'e' stata una stupidaggine che potevo evitare'.
'Sono soddisfatto, si e' ridimensionata la vicenda'. Questa la prima riflessione dell'avvocato Giovanni Tripodi, legale di Roberto Dal Bosco, sulla telefonata intercorsa tra il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il suo cliente
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