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14 gen 2005MAREMOTO / Fini: Sono scesi a 338 i dispersi italiani nel Sud est asiatico 311 sono dispersi in Thailandia e 27 in Sri Lanka. Il ministro ha inoltre precisato che in Thailandia sette sono minori ed ha confermato che resta fermo a 20 il numero ufficiale de

(Italia Estera) ROMA - Sono scesi a 338 i dispersi italiani nel Sud est asiatico dopo il maremoto che ha investito la zona. Si tratta sia di turisti sia di italiani che risiedono in quei paesi. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Gianfranco Fini, in conferenza stampa alla Farnesina, specificando che 311 sono dispersi in Thailandia e 27 in Sri Lanka. Il ministro ha inoltre precisato che tra i dispersi in Thailandia sette sono minori ed ha confermato che resta fermo a 20 il numero ufficiale delle vittime italiane.

Il titolare della Farnesina ha poi annunciato che si recherà "in Thailandia e in Sri Lanka finita l'emergenza entro questo mese, per esprimere solidarietà ai governi di quei paesi, ma anche ai connazionali che risiedono lì e per verificare le loro condizioni". Sulla questione dei fondi Fini ha sottolineato che "occorre stanziare di più, parecchio di più, rispetto ai 4 milioni di euro stanziati finora".

Il ministro degli Esteri ha fornito la cifra dei contatti con l'unità di crisi della Farnesina, che sono stati "più di otto mila", ed ha precisato che "gli italiani interessati dal sisma erano non meno di 10-12 mila".

"Da oggi l'incombenza difficile e dolorosa di continuare le ricerche e di identificare le salme sarà esclusivamente del ministero degli Interni - ha detto ancora Fini - anche per la grande dimostrazione di efficienza e dedizione che il Viminale e le prefetture hanno dimostrato". Il ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu, da parte sua, ha assicurato che il lavoro di identificazione andrà "avanti fino all'ultimo nome. Abbiamo il dovere di farlo". Il titolare del Viminale ha anche annunciato la costituzione di due gruppi operativi al ministero.

Il primo sarà preposto al prelievo di sostanze organiche da familiari dei dispersi ai fini dell'esame del Dna sui corpi rinvenuti. Il servizio centrale del corpo costituirà una banca dati del Dna: saranno infatti gli uomini della polizia scientifica a effettuare i prelievi. Il secondo gruppo, che partirà tra 48 ore per le zone colpite, avrà invece il compito di confrontare per la parte italiana i riferimenti relativi alle vittime, di concorrere all'espletamento delle procedure necessarie per il rimpatrio delle salme e di fornire assistenza al gruppo che opera in Italia.

In conferenza stampa Pisanu ha poi affermato che "finora non ci sono indizi" su casi di pedofilia nei confronti di bambini coinvolti nel maremoto ed ha riferito che è in atto un "pattugliamento telematico"' per le verifiche.


Fini partecipera' venerdi' a un incontro dell'Ue a Bruxelles sugli aiuti alle popolazioni e ai Governi dell'area colpita dal maremoto.Lo comunica la presidenza del Consiglio alla fine della riunione di coordinamento degli aiuti svoltasi a Palazzo Chigi. Si e' attivato anche il ministro per gli Affari Regionali, La Loggia: ha convocato per il 13 gennaio prossimo la Conferenza Unificata per un primo esame delle modalita' di coordinamento degli interventi governativi con quelli di Regioni ed enti locali.








 
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