10 set 2004 | VOTO ALL’ESTERO / La preoccupazione del Comites del Sud Australia per le notizie allarmanti sul futuro dei contrattisti che operano per la bonifica delle anagrafi consolari.Riteniamo che il ruolo svolto dai contrattisti meriti una maggiore attenzione e |
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GLYNDE - La preoccupazione del Comites del Sud Australia per le notizie allarmanti sul futuro dei contrattisti che operano per la bonifica delle anagrafi consolari,é stata espressa alle autorità italiane interessate in una lettera-appello in cui si esprime tutta la solidarietà per il ruolo svolto dai contrattisti che merita una maggiore attenzione e considerazione da parte delle Autorità competenti.
Il Com.It.Es del South Australia desidera esprimere la propria preoccupazione per le notizie allarmanti che recentemente si sono diffuse sul futuro dei contrattisti assunti nella Rete Consolare Italiana in Australia ai sensi della Legge 104/2002, per la bonifica delle anagrafi consolari.
Siamo perfettamente a conoscenza, per aver seguito da vicino il voto per il referendum e quello per i Com.It.Es, dell’enorme lavoro svolto dai contrattisti, non solo come volume, ma anche, se non soprattutto, per la qualità. Lavoro che ha permesso ai Consolati di far uscire le anagrafi dal caos in cui giacevano, tanto da avere oggi degli uffici consolari in grado di affrontare ogni futura elezione con una certa sicurezza di riuscire a raggiungere un numero altissimo di italiani e quindi di applicare al meglio la democrazia.
Quello della partecipazione, infatti, deve rimanere l’obbiettivo principale da raggiungere per non venire meno agli stessi principi della Costituzione. Interrompere oggi questo processo, con la scadenza del rapporto di lavoro dei contrattisti significherebbe vanificare il lavoro fatto fino ad oggi, con il rischio di fare un salto all’indietro.
Nello stesso tempo dobbiamo denunciare le incongruenze che si sono verificate tra le liste dell’anagrafe dei Consolati, sicuramente più aggiornate, e quelle dei Comuni e del Ministero degli Interni, che hanno messo in evidenza preoccupanti lacune, se non addirittura, messo in evidenza una situazione disastrosa.
Alla luce di quanto esposto riteniamo che il ruolo svolto dai contrattisti meriti una maggiore attenzione e considerazione da parte delle Autorità competenti. Il rinnovo del loro contratto, non solo risulta essere indispensabile in vista delle elezioni politiche del 2006, ma deve considerarsi un elemento di base all’interno di una rete consolare non in grado di affrontare con le proprie energie e risorse umane un lavoro così specifico e minuzioso.
Si può pensare ad una diversa soluzione solo con una riforma della rete consolare che tenga conto di tutte le nuove realtà e includa uffici elettorali in grado di garantire il regolare funzionamento delle procedure elettorali. Uffici elettorali che dovrebbero avere una composizione mista con personale di ruolo ed a contratto.
E, pertanto, appoggiamo quanto esposto, con lettera del 23 agosto 2004, dai contrattisti della Rete Consolare Italiana in Australia. Alla loro preoccupazione per una eventuale interruzione del rapporto di lavoro alla prossima scadenza del contratto, si accosta la preoccupazione del Com.It.Es del South Australia e quella della comunità italiana qui residente.
Sicuri della più alta considerazione e nell’attesa di un riscontro in merito, si porgono i nostri più distinti saluti,
Il Presidente Vincenzo Papandrea
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