ZURIGO - È con grande soddisfazione che apprendiamo la notizia che il governo italiano ha fatto marcia indietro sul taglio del finanziamento ai Comites. Infatti il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge che consentirà a tutti i Comites di poter ricevere il finanziamento per il corrente anno.
Una comprensibile soddisfazione perché questo ripensamento del governo Berlusconi è certamente il risultato sia della energica protesta che della forte pressione che l’associazionismo italiano, i Comites e, soprattutto, il CGIE hanno fatto, nei confronti del Ministero degli Affari Esteri e di quello per gli Italiani nel Mondo e del Capo del Governo (anche in un incontro con il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta), fin da quando venne appreso che il famigerato decreto tagliaspese del governo del luglio scorso aveva bloccato, tra l’altro, anche il finanziamento per il 2004 a ben 37 Comites (tra cui, in Svizzera, quelli di Lucerna e Soletta).
Un blocco dei finanziamenti che, in molti casi, stava creando gravissimi problemi economici ai Comites, tanto da metterne a repentaglio la loro stessa sopravvivenza.
Resta, tuttavia irrisolto, il problema del finanziamento agli Intercomites, dimezzato anch’esso dallo stesso decreto tagliaspese, che sta mettendo in gravi difficoltà il funzionamento di questi importanti organismi appena insediati e non comprendiamo perché il governo non abbia provveduto a far marcia indietro anche in questo caso.
Dino Nardi