- ZURIGO - Il prossimo 6 aprile si svolgeranno in alcuni cantoni svizzeri le elezioni legislative ed esecutive, per il rinnovo dei parlamenti cantonali e dei consigli di stato, cioè dei governi. L’attenzione è riposta soprattutto su quanto accadrà nel cantone di Zurigo, il maggiore della confederazione ed il più importante economicamente e politicamente.
La legislatura passata è stata contraddistinta da momenti di assoluta contraddizione, ed i momenti salienti che l’elettorato ha vissuto sono stati all’insegna dell’incertezza, dovuta anche alla congiuntura economica non molto brillante, ma soprattutto all’incapacità politica d’innovazione che uno dei maggiori partiti di governo, quello radicale/liberale, ha palesemente mostrato.
Cosa registriamo nei 4 anni trascorsi che crea incertezze sull’assetto socio-economico del futuro, nel cuore dell’economia svizzera, nel cuore della finanza europea: a) le difficoltà a risanare il bilancio. b) il disastro economico della SWISSAIR.
Ed oltre a questi due punti abbiamo assistito anche alla proposizione di soluzioni politiche alle esigenze nuove e moderne della società attuale, non sempre compatibili con i criteri che noi consideriamo approntabili per uno sviluppo adeguato della nostra società. Facciamo riferimento al mancato approfondimento di una vera politica d’integrazione sociale, soprattutto degli immigrati extra-comunitari ed alle proposte non sempre brillanti in materia di pubblica istruzione.
Nelle complessità sociali che il cantone di Zurigo presenta, sia nel rapporto tra società autoctona ed immigrati che nel rapporto tra grandi centri cittadini e campagna, il governo non ha tentato di trovare soluzioni determinate ed incisive che potessero soddisfare le esigenze sia del mercato del lavoro che della società più in difficoltà. Ha invece promosso una politica votata al sostegno delle iniziative economiche senza valutare seriamente l’opportunità di un controllo più approfondito dei risvolti e soprattutto delle defezioni gestionali (come nel caso SWISSAIR).
In questo scenario la presenza dei socialdemocratici (SP) ha si rimarcato la presenza di una componente capace di affidare a proprie capacità il governo di settori nevralgici della società e delle istituzioni, ma ciò si è registrato soprattutto a Zurigo, città dove l’elettorato di sostegno da una parte e la qualità della classe politica dall’altra hanno giocato un ruolo essenziale.
Ora le elezioni sono alle porte e il ventaglio dei desiderata spazia a 180 gradi. Dalla nostra posizione, quali DS (componente collaborativa e sostenitrice delle iniziative dei socialdemocratici zurighesi), possiamo vantare la presunzione di chiedere che il programma politico da sviluppare nella prossima legislatura comprenda:
a) un approccio politico teso a curare l’integrazione degli immigrati su base politica e sociale, promuovendo ulteriori facilitazioni delle naturalizzazioni da una parte e partecipazione attiva nella vita pubblica locale e cantonale dall’altra;
b) una vera integrazione sulla base della parità dei diritti politici, tenuto conto che l’immigrazione è un’autentica risorsa sociale, culturale, economica e politica.
I DS in Svizzera confermano il pieno sostegno fattivo ed ideale alle iniziative elettorali e politiche promosse dal PS, chiedendo ai doppi cittadini di sostenere e votare anche negli altri cantoni esponenti politici candidati nelle liste del PS Svizzero