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08 ago 2003MARCINELLE / La UIM e la UIL ricordano la tragedia con una riflessione sulle con

- ROMA - L’8 Agosto di ogni anno sentiamo il dovere di unirci a quanti commemorano la tragedia di Marcinelle non solo per onorarne le vittime ed apprezzare il valore storico dell’emigrazione italiana nel mondo, ma anche per riflettere sulle condizioni attuali della sicurezza sui posti di lavoro, sul come lavorare per migliorarle affinché i disastri della miniera del Bois de Caziere non si verifichino più. D’altra parte, se da questi eventi non si traggono i giusti insegnamenti per costruire un futuro migliore, si rischia di sciuparne il significato più profondo scadendo nella retorica celebrativa fine a se stessa.
Da una recente statistica dell’Inail si evince che, rispetto all’anno precedente, il trend di mortalità per infortuni sul lavoro è sostanzialmente stabile (nel 2002, 1397 decessi) mentre quello degli infortuni scende del –3,6% (nel 2002, 35000 casi). Un dato che denuncia ancora una situazione inaccettabile di danni alla persona, alla famiglia, alla società.
Se poi confrontiamo l’andamento infortunistico italiano con il resto dell’Europa, l’indice di frequenza degli infortuni si assesta ad un livello prossimo alla media dei Quindici. Restringendo il campo agli incidenti mortali il dato, purtroppo, è assolutamente negativo. In Europa, ogni anno, muore un lavoratore ogni 37.000 mentre in Italia si registra un caso mortale ogni 30.300 lavoratori.
Lo stesso Inail, nell’interrogarsi sul perché di questo triste fenomeno, ne da una motivazione che troviamo attendibile e che condividiamo: nel nostro Paese è più diffuso che nel resto d’Europa il ricorso al lavoro "nero". Bisogna intensificare la mobilitazione contro questa piaga sociale e contro quella cultura negativa che lo incentiva e cioè quel liberismo selvaggio che persegue l’illecito arricchimento sfruttando manodopera fragile dal punto di vista della tutela dei diritti, come è la nostra immigrazione.
L’impegno della UIM e di tutta la UIL su questo versante sarà costante. Lotta al lavoro "nero", rafforzamento degli strumenti informativi, formativi e di orientamento nella prevenzione contro gli infortuni sui luoghi di attività saranno linee guida nell’impostare i contratti di lavoro in tutti i settori.



 
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