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02 ott 2003Enas: il Patronato della Ugl festeggia i suoi 50 anni di assistenza ai cittadin

- ROMA - Domani a Roma il Patronato dell’ENAS/Ugl festeggerà i suoi 50 anni di assistenza ai cittadini italiani all’estero. Saranno presenti anche i lavoratori dipendenti delle numerose sedi all’estero (Argentina, Brasile, Uruguay, Stati Uniti, Canada, Australia, Germania, Croazia e Belgio)

Questi gli appuntamenti della Giornata:
· Domattina dalle ore 9 alle ore 14 a Piazza San Silvestro un Gazebo informativo sui 50 anni del Patronato ed insieme alla Ugl verranno presentate le proposte sulla riforma previdenziale.
· Ore 16: appuntamento al complesso monumentale dell’istituto San Michele presso la Sala dello Stenditoio in Roma. Saranno presenti esponenti delle diverse rappresentanze sindacali, forze politiche e la rappresentanza dell’Enas Estero che vanta ormai una rosa di 10 paesi, dagli Stati Uniti all’Australia.

Un po’ di storia
“Garantiamo i tuoi diritti” 2 milioni di persone hanno fruito dei nostri servizi.

Era il 7 agosto del 1953 quando veniva approvata la costituzione dell’Enas, l’allora ente di patronato della CISNaL, ora Ugl. Da allora sono tarscorsi 50 anni di conquiste sia per il Patronato che, soprattutto, per gli assistiti, garantendo diritti a più di due milioni di persone. L’Enas festeggerà il 50° presso il complesso monumentale dell’istituto San Michele presso la Sala dello Stenditoio in Roma. Saranno presenti esponenti delle diverse rappresentanze sindacali, forze politiche e la rappresentanza dell’Enas Estero che vanta ormai una rosa di 10 paesi, dagli Stati Uniti all’Australia.

“Un Impegno che si rinnova – ha dichiarato il presidente Parisi – nel nome dello immutato spirito di servizio e di assistenza, anche alla luce delle novità che con la riforma dei patronati, renderà queste strutture più dinamiche, sempre più vicine alle esigenze dei cittadini con un immutato atteggiamento di sensibilità sociale nei confronti di chi non ha”.

“L’Ente – ha aggiunto il responsabile delle risorse umane Marco Palma - sarà impegnato in una fase di sviluppo e grande attenzione è riservata all’aspetto tecnologico che formativo del personale sia attualmente in servizio che, come l’esempio della città di Roma, quello che sarà avviato alla professione di operatore sociale sin dai prossimi mesi. Il nostro obiettivo è quello di modellare una struttura di servizio come il Patronato, comunque articolata, alle esigenze più ampie disegnate dalla legge di riforma nr. 152 del 2001, con l’offerta di una miriade di servizi alla persona (assistenza fiscale, previdenziale consulenze ) calibrandoli con estrema attenzione e professionalità . Grazie alla pianificazione svolta in questi anni abbiamo aperto realtà all’Estero dove la presenza degli italiani è significativa, raggiungendo sino ad ora risultati significativi”.

“E’ in questo contesto -ha dichiarato il Segretario generale della organizzazione promotrice dell’Enas (Ugl) Stefano Cetica – che ci troviamo a discutere anche della riforma della previdenza. La Ugl in queste ore L’Ugl manifesta preliminarmente la propria contrarietà, sia nel merito che nel metodo, alla richiesta avanzata dal Governo di procedere ad una riforma del sistema previdenziale che non è urgente e tanto meno necessaria. All’incontro con le parti sociali convocato per oggi il 1° ottobre p.v., l’Ugl presenterà alcune osservazioni critiche quali:

LEGGE DELEGA. Occorre definire innanzitutto il problema, ancora aperto, della delega al governo sulla previdenza che è ferma su due aspetti fondamentali che trovano l’opposizione del nostro sindacato:
- l’utilizzo obbligatorio del TFR per la previdenza complementare;
- la DECONTRIBUZIONE per i neo assunti.

L’UGL, pur dichiarandosi indisponibile ad una riforma che intende prescindere da un confronto anche serrato sui dati della spesa sociale in Italia e ritenendo comunque propedeutica, a qualsiasi discussione sulle pensioni, la verifica sullo stato di attuazione della cosiddetta “riforma Dini” prevista nel 2005 avanza ,poi, le seguenti richieste:

1) MATERNITA’. Riconoscimento rafforzato della maternità (e dei periodi di congedo previsti dalla l. 104), ai fini dell’anzianità contributiva
2) LAVORI USURANTI. Adeguamento delle agevolazioni previste ai fini pensionistici per chi svolge lavori cosiddetti usuranti, riproporzionando i meccanismi di calcolo in virtù del maggiore disagio cui vengono sottoposti i lavoratori che permangono in una occupazione gravosa. Particolare attenzione deve essere posta alla posizione dei cosiddetti lavoratori “precoci”.
3) INVALIDITA’. Occorre un chiarimento sulle intenzioni del governo, soprattutto in merito al concetto di “disparità di trattamento” e di “armonizzazione dei diversi regimi esistenti” considerando che appare improprio pensare di “sostituire”, almeno come prospettiva dichiarata dal governo al tavolo, le pensioni di invalidità con il costituendo “reddito di ultima istanza”.
4) INCENTIVI. Il trasferimento della quota contributiva al lavoratore che decide - anche per un solo anno - di rimanere in servizio oltre l’età pensionabile, dovrà essere completamente defiscalizzato.
5) GARANZIE. Certificazione dei diritti per il lavoratore che decide di rinviare il pensionamento e garanzie per la tutela reale del posto di lavoro dal momento dell’effettuazione di tale scelta.
6) LOTTA AL SOMMERSO. Il bilancio della previdenza in Italia è fortemente falsato dal peso del lavoro nero. Le misure sin qui adottate per combattere e far emergere l’evasione dei contributi non hanno consentito di incidere seriamente su un fenomeno che ha dimensioni gigantesche (oltre il 20% del PIL, secondo l’Istat). L’Ugl chiede che alle misure di lotta al sommerso già previste si aggiunga l’obbligo di comunicazione all’Inps dei flussi di conciliazione in sede sindacale e/o UPLMO, al fine di far emergere nuove entrate contributive.
7) EQUIPARAZIONE CONTRIBUTIVA. Sempre per incidere dal punto di vista delle entrate sul bilancio della previdenza, occorre procedere immediatamente ad una elevazione della contribuzione di alcune categorie di lavoratori per giungere alle aliquote minime stabilite al 20% per il lavoro autonomo e al 33% per il lavoro dipendente, tendendo, nel tempo, a restringere tale forbice.

In ogni caso, per L’UGL la riforma strutturale non può che essere attuata solo dopo:

- La verifica già prevista nel 2005 sull’andamento del nuovo sistema contributivo introdotto dalla legge Dini;

- La verifica, al 31.12.2007, dei risultati delle misure d’incentivazione che devono partire subito;

- La verifica nel 2007 dei saldi delle gestioni previdenziali (spesa pensionistica meno contributi previdenziali) che già oggi risultano in equilibrio.

“Domattina saremo nel centro di Roma a Piazza SAN SILVESTRO per presentare ai cittadini le proposte della Ugl in tema di riforma previdenziale. Siamo certi – ha concluso il V. Segretario generale Ugl Renata Polverini – che il contributo dell’Enas e della Ugl, proseguirà ad essere forte e presente nel nome della giustizia sociale, continuando a garantire diritti”.





 
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