ROMA - L’Emilia-Romagna scommette sulla Cina. Al centro dell’iniziativa regionale c’è il rafforzamento del Centro di Shanghai che, grazie al nuovo ruolo di società fieristiche e APT, sarà ora in grado di offrire maggiori servizi e più opportunità alle imprese emiliano-romagnole intenzionate a far affari con il Paese asiatico. Ma in arrivo ci sono anche nuove fiere internazionali, accordi tra Enti di ricerca, protocolli di collaborazione in ambito sanitario.
“La Cina è un grande paese, un nuovo mondo – ha spiegato l’Assessore alle Attività Produttive, Sviluppo Economico e Piano Telematico, Duccio Campagnoli nel corso della conferenza stampa che si è tenuta questa mattina nei palazzi di Viale Aldo Moro a Bologna – non servono muraglie, servono iniziative per ampliare le opportunità e stabilire regole comuni”.
La Cina, nonostante la battuta d’arresto dovuta alla Sars, è un mercato in rapido sviluppo e con prospettive di crescita interessanti. Nel corso del 2002 le esportazioni dalla via Emilia alla Cina sono aumentate del 5,3%, raggiungendo i 397 milioni di euro, a fronte di una stasi sostanziale dell’export regionale (più 0,2%) e una flessione di quello nazionale. Già ora il mercato asiatico si rivela come uno dei potenziali motori della crescita emiliano-romagnola. “Pur di fronte alla congiuntura difficile di questi mesi - ha sottolineato Campagnoli – il sistema produttivo dell’Emilia-Romagna ci offre un dato nel primo semestre del 2003 di tenuta dell’export. Non basta aspettare la ripresa, occorre puntare su ricerca e innovazione e sul sostegno all’internazionalizzazione del nostro sistema produttivo”.
Le opportunità di investimento e commercializzazione sul mercato cinese saranno poi pubblicizzate in Emilia-Romagna dallo Sportello regionale per l’internazionalizzazione e dalla rete delle Camere di Commercio, per ampliare la platea delle imprese in grado di avviare collaborazioni con il Paese asiatico. Il Centro darà inoltre supporto agli accordi di collaborazione tra Università, finalizzati alla ricerca, e ad ogni altra intesa istituzionale esistente o in cantiere.
A fianco del rafforzamento del Centro, sono in vista nuovi accordi di collaborazione tra Emilia-Romagna e Cina. Nelle prossime settimane arriverà a Bologna una delegazione di alto livello per sottoscrivere un rapporto di collaborazione tra Azienda ospedaliera Sant’Orsola e l’Ospedale dei bambini di Pechino, promosso dal CUP. In cantiere, invece, un accordo sul tema della ricerca. La Commissione Europea - DG Ricerca ha organizzato per questa settimana a Bologna, presso l’area CNR, il workshop "EU-China on Multifunctional Materials by Design" per lo sviluppo di opportunità di cooperazione scientifica bilaterale Europa - Cina, a cui potrà seguire un accordo di collaborazione tra l’Area di ricerca del CNR di Bologna e l’Università di Fudan di Shanghai.
L’evento ospiterà una delegazione cinese composta di una ventina di esponenti del mondo della ricerca scientifica cinese. Saranno presenti scienziati provenienti da Germania, Francia, Gran Bretagna, Spagna, Danimarca, Belgio, Olanda, Svezia. Il workshop avrà lo scopo di esaminare le varie implicazioni dei materiali multifunzionali, con l’obiettivo di identificare possibili sinergie e arrivare a stringere, appunto, un accordo di collaborazione tra Emilia-Romagna e Cina.
La cooperazione scientifica con il Paese asiatico rappresenta per tutti i Paesi dell’Unione Europea l’opportunità di accedere all’enorme potenziale ed expertise scientifico e tecnologico presente in Cina considerando che in questo paese vi sono oltre 515.000 ricercatori, di cui il 37% attivi in centri di ricerca, il 26% nel settore industriale e il 31% impiegato presso le varie università.
(Italia Estera/ Regioni)