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02 mar 2001L’UNAIE sul voto all’estero:Diritto-dovere irrinunciabile

ROMA – Conclusa la Prima Conferenza degli Italiani nel Mondo ed esaurite le analisi e le critiche sull’andamento dei lavori e sulle sue conclusioni, è tempo di passare alla fase operativa per dare concretezza alle interessanti indicazioni emerse dal documento finale.
La Nuova UNAIE ha espresso il proprio apprezzamento per la presentazione della Conferenza, che è stata destinata agli “italiani nel mondo” e non più alla “emigrazione”, significando con ciò il valore che si vuole attribuire ai nostri connazionali all’estero. Questa nuova sensibilità deve tradursi in scelte, da parte del Governo, precise, tempestive ed efficaci, se non si vogliono vanificare i contenuti della Conferenza stessa.
Voto: diritto-dovere irrinunciabile
Prima di tutto va data esecutività al diritto-dovere degli italiani ad esprimere, attraverso il voto, la scelta dei parlamentari per la prossima legislatura. La modifica della Costituzione Italiana con l’introduzione del Collegio Estero e con la definizione del numero dei senatori e dei deputati da eleggersi in tale Collegio, rappresenta una tappa importante sul cammino del riconoscimento del diritto di voto per gli italiani all’estero; questo diritto non può più essere messo in discussione, né ora né in futuro, in quanto sancito dalla Costituzione. Sarebbe, tuttavia, una grave mancanza di disponibilità verso gli italiani all’estero se non fosse portato alla approvazione delle due Camere il disegno di legge ordinaria già elaborato ed illustrato in sede di Conferenza. L’UNAIE impegna i vari partiti a dare seguito agli impegni assunti in sede di Conferenza per una rapida approvazione della legge, in modo da consentire l’espressione del voto fin dalle prossime elezioni politiche; nel contempo sollecita i Presidenti di Camera e Senato a voler garantire una corsia preferenziale in aula a questo disegno di legge. L’UNAIE apprezza il pronunciamento del Presidente della Repubblica Ciampi su questo tema ed auspica che le sue sollecitazioni possano trovare la dovuta attenzione.
Lingua e cultura italiana nel mondo
L’altro grande tema emerso dalla Conferenza è quello della diffusione della cultura e della lingua italiana, come indispensabile veicolo di crescita dei legami con la terra di origine e del consolidamento dei valori dell’Umanesimo Latino, oltre che del potenziamento dei rapporti anche in funzione strettamente economica con i diversi Stati in cui sono presenti i nostri connazionali.
Servono adeguati finanziamenti. L’UNAIE, nel richiamare il proprio documento presentato come contributo ai lavori della Conferenza, sollecita una precisa programmazione di interventi, sostenuta da adeguati finanziamenti che, nella Finanziaria del 2001, risultano essere insufficienti. Solo indicazioni programmatiche precise, con obiettivi ben definiti e perseguibili, sia pure con gradualità ma con la necessaria tempestività, possono impegnare il Governo ad un maggiore sforzo finanziario.
Vanno coinvolte le Associazioni e le Università
Vanno pertanto impegnate, fin da subito, tutte le forze che possono dare validi contributi alla elaborazione di questi programmi: non sono sufficienti, da questo punto di vista, i contributi, pur importanti, del CGIE e dei vari Comites, ma vanno coinvolte le Associazioni che operano da anni nel mondo degli italiani all’estero, i centri culturali come le Università, i settori economici e quant’altro si renderà indispensabile. Esistono grandi potenzialità anche presso varie Università straniere, come viene emergendo da alcuni importanti convegni a livello internazionale organizzati nell’ambito degli studi sull’Umanesimo Latino; numerosi docenti universitari sono in grado di dare interessanti contributi specifici.
L’obiettivo di questi coinvolgimenti non dovrà essere quello di elaborare corposi documenti di intenti, ma di elaborare proposte operative, tenuto conto delle varie situazioni culturali ed economiche dei vari Paesi del mondo.
L’emigrazione italiana nelle scuole
Nel contempo è necessario elaborare contenuti sul mondo dell’emigrazione e degli italiani nel mondo da inserire nei programmi delle scuole in Italia, così come è stato proposto in sede di Conferenza. Da questo punto di vista l’UNAIE ritiene di essere ampiamente titolata a contribuire, assieme ad altre associazioni, alla elaborazione di proposte concrete ed incisive. La Prima Conferenza degli Italiani nel Mondo avrà una sua efficacia solo se ai principi ed alle proposte seguiranno precise scelte operative; definito il quadro, pertanto, è necessario procedere alla sua costruzione con il contributo di tutti.


 
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