Davanti ad un pubblico traboccante, che vedeva mescolata tanta gente comune a un folto numero di parlamentari, pubblici amministratori e uomini di cultura, è stata presentata ufficialmente sabato 17 febbraio scorso, nell’ex chiesa di Sant’Agostino, a Bergamo, la Fondazione intitolata alla memoria di Marzio Tremaglia.
Per la prima volta in questo dopoguerra, autorevoli esponenti politici e celebri uomini di cultura di schieramenti diversi, se non addirittura contrapposti, non solo si sono trovati uniti nel rispetto e nel rimpianto, ma hanno parlato come soci fondatori di una medesima istituzione culturale, voluta con grande passione da Mirko Tremaglia nel commosso ricordo del figlio prematuramente scomparso.
Intervenuti all’evento, tra gli altri, Gianfranco Fini, leader di Alleanza Nazionale, Piero Fassino, Ministro di Grazia e Giustizia, Roberto Formigoni, Presidente della Regione Lombardia, e Daniela Benelli, ex Assessore alla cultura della provincia di Milano. Un messaggio di auguri è stato inviato dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Giovanna Melandri, socio promotore e membro benemerito della Fondazione Tremaglia.
"Con umiltà – ha spiegato il Presidente della Fondazione, Alex Voglino, in un articolo pubblicato sul
Secolo d’Italia del 20 febbraio scorso – la Fondazione Tremaglia vuole riprendere il cammino di Marzio, interrotto in una fase in cui il suo progetto di rivoluzionare il rapporto fra cultura e politica era già assai avanzato e aveva dato ampi frutti concreti in Lombardia. Il primo punto sarà quello di esplorare in ogni direzione il rapporto fra la politica e la cultura, intesa come corpo vivo di lavori, fondanti di una identità. E poi ci sono già in cantiere iniziative importanti anche nel campo dell’arte, della storia delle idee, dei nuovi linguaggi. Il lavoro che ci attende è immenso ed impegnativo, ma l’intrinseca sfida e soprattutto la volontà di dare piena attuazione alle tante intuizioni e indicazioni di Marzio Tremaglia, ci faranno da sprone".