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Il voto degli Italiani all'Estero

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26 mar 2001Il documento del C.T.I.M. approvato dalla Conferenza programmatica di Alleanza N

– NAPOLI - Nel corso dei lavori della Seconda Conferenza programmatica di Alleanza Nazionale svoltasi a Napoli alla Mostra d’Oltremare nei giorni 23,24 e 25 febbraio è stato accolto ed approvato il documento presentato dal Comitato Tricolore degli Italiani nel Mondo. Eccone il testo:
I sottoscritti Rappresentanti del C.T.I.M. premesso:
- che la questione del voto all’estero è una battaglia di civiltà e democrazia che dura da oltre 45 anni, tenacemente sostenuta dalla Destra, che per 11 legislature ha costantemente presentato Proposte di legge per l’esercizio del diritto di voto in loco dei cittadini italiani fuori i confini;
- che per ben due volte, grazie all’impegno costante della Destra italiana, gli italiani all’estero a pieno titolo sono stati inseriti nella Carta Costituzionale, restituendo loro piena dignità; - che la partitocrazia per ben 38 anni ha sabotato queste iniziative ponendo il veto alle nostre proposte; - che solo noi abbiamo creduto alle rivendicazioni delle nostre collettività che devono essere fatto strategico nella internalizzazione dell’Italia; - che solo noi siamo convinti che gli italiani all’estero sono un patrimonio essenziale ed una risorsa che l’Italia deve valorizzare, per contribuire allo sviluppo dei rapporti internazionali favorendo un’immagine nuova e moderna della nostra Patria, legata alla tradizione ed al rispetto della nostra identità nel mondo; - che solo noi abbiamo sempre sollecitato una politica di solidarietà e di italianità che favorisca i rapporti economici, culturali, politici e sociali in un mondo globalizzato; rilevato - che la sacrosanta battaglia per consentirci di esercitare in loco il diritto del voto continua, anche se persiste il rischio che la chiusura anticipata della legislatura possa vanificare il risultato sino ad ora raggiunto. I rappresentanti del C.T.I.M. rivolgendosi al Capo dello Stato, ricordato che la nuova formulazione degli artt. 48, 56 e 57 della Costituzione cambia il plenum della Camera e del Senato – non vi sono più dunque 630 deputati nazionali ma 618 perché 12 sono riservati agli italiani all’estero, e così non vi sono più 315 senatori nazionali, ma 309 – è proprio la legge ordinaria che rende esecutivo il disposto costituzionale, fanno appello al Presidente della Repubblica affinché le Camere non vengano sciolte fino a che la legge ordinaria non verrà varata nel corso normale della legislatura. Chi sarà responsabile di questo vergognoso inganno si assumerà gravi responsabilità perché avrà minato la credibilità delle Istituzioni nei confronti degli italiani nel mondo. Quale azione riparatrice nel deprecato caso,il C.T.I.M. auspica come già avvenne nel primo Governo Berlusconi, la restituzione del Ministero (senza portafoglio) degli italiani nel mondo, e chiede un impegno forte e deciso di Alleanza Nazionale in tal senso, dopo la vittoria alla prossima competizione elettorale. Il documento porta le firme di Bruno Zoratto -Germania, Vincenzo Centofanti - USA, Franco Santellocco - Algeria, Giacomo Canepa - Perù, Carlo Consiglio - Canada, Domenico Delli Carpini - USA, Gianluigi Ferretti - Italia, Paolo Quintarelli - Colombia, Giovanni Zuccarello - USA, Franco Arena - Argentina, Domenico Pugliese - Argentina, Giuseppe Cossari - Australia, Poni Poselli - Australia, Sebastiano Scandereberg - Belgio, Giuseppe Marcheggiano - Brasile, Piero Ruzzenenti - Brasile, Adriano Bonaspetti - Brasile, Ennio Botto - Cile, Monica Paternò di Sessa - Francia, Sandro Zulian - Germania, Mario Caruso - Germania, Adriano Longo - Inghilterra, Angelo Paratico - Hong Kong, Giorgio Bortone - Italia, Eugenio Preta - Lussemburgo, Alessandro Pucci - Spagna, Riccardo Pinna - Sud Africa, Claudio Ruggeri - Svizzera, Fulvio Benini - Uruguay, Giovanni Costanzelli - Uruguay, Antonio Cardillo - USA, Salvatore Ferrigno - USA, Michele Frattallone - USA.


 
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